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Coronavirus, Luca Parmitano ritratta le dichiarazioni sulla pandemia

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L'astronauta Luca Parmitano si è scusato per le frasi dette sul coronavirus, in cui affermava di essere stato a conoscenza della pandemia da novembre.

A seguito del clamore suscitato dalle sue ultime dichiarazioni in merito al coronavirus, nella serata del 25 maggio l’astronauta italiano Luca Parmitano ha espresso le proprie scuse, spiegando di essersi confuso e di non essere mai stato a conoscenza della pandemia dallo scorso mese di novembre. Il militare italiano, colonnello dell’aeronautica, ha affermato di essere stato tratto inganno dal diverso calendario che viene utilizzato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, confondendo le date sulla terra con quelle nello spazio.

Coronavirus, le scuse di Luca Parmitano

Per diffondere il proprio messaggio di scuse, Parmitano si è affidato a un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale, in cui dichiara: “Ho erroneamente affermato che, come equipaggio, fossimo al corrente dell’inizio del contagio pandemico già a novembre. […] Mi spiace molto vedere che in questo caso il mio lapsus sia stato strumentalizzato.

Nel posto sono stati in seguito elencato alcuni fattori che hanno indotto in errore l’astronauta italiano, tra cui appunto il diverso calendario adoperato in orbita: “A bordo della ISS non utilizziamo il calendario, ma il Coordinated Universal Time (UTC). L’anno inizia con il giorno 1 e finisce con il giorno 365. […] Di conseguenza è possibile confondere un mese con un altro poiché non vi facciamo mai riferimento, ma utilizziamo il giorno UTC”.

Parmitano afferma inoltre di aver appreso della pandemia di coronavirus negli stessi giorni in cui le testate giornalistiche hanno iniziato a parlarne e di aver probabilmente confuso vari eventi avvenuti sulla terra nelle conversazioni tenute con i suoi compagni di missione: “Nel ripensare agli eventi intorno a quel periodo, ho fatto confusione tra le diverse conversazioni, e nel ricordare gli eventi ho collegato le prime notizie di contagio a un contesto temporale precedente.

Le precedenti affermazioni dell’astronauta

In una precedente intervista rilasciata dall’astronauta, le affermazioni sulla pandemia di coronavirus apparivano tuttavia ben chiare, ance se in seguito sono state smentite dallo stesso Parmitano: “A bordo abbiamo un collegamento quotidiano con le realtà terrestri; abbiamo anche accesso alla rete internet; possiamo comunicare con i centri di controllo e già da novembre, avevamo iniziato a seguire i primi contagi, inizialmente soltanto nei paesi asiatici, poi al mio rientro i primi contagi in Europa”.