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Coronavirus, Parmitano: "Sapevamo già tutto a novembre"

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Il colonello Luca Parmitano in ben due interviste ha affermato di aver potuto monitorare la situazione coronavirus dallo spazio già a novembre.

Nelle sue sue ultime interviste l’astronauta Luca Parmitano ha ammesso di aver saputo dell’esistenza del coronavirus già mentre si trovava nello spazio a novembre, ancor prima che la Cina diffondesse l’allarme ufficiale a livello globale.

Coronavirus, Parmitano: “Al corrente da novembre”

Davide Rossi, giornalista di Difesaonline.it, riporta un’intervista rilasciata dall’astronauta e colonello Luca Parmitano in cui dichiara di esser stato messo al corrente della situazione coronavirus già a novembre, quando si trovava nello spazio con la sua equipe.

A bordo abbiamo un collegamento quotidiano con le realtà terrestri; abbiamo anche accesso alla rete internet; possiamo comunicare con i centri di controllo e già da novembre, avevamo iniziato a seguire i primi contagi, inizialmente soltanto nei paesi asiatici, poi al mio rientro i primi contagi in Europa” spiega l’astronauta.

Sulla stazione abbiamo seguito quello che stava succedendo sulla Terra. Anche prima del mio rientro già da novembre eravamo al corrente di questo probabile contagio pandemico così afferma il colonnello dell’Aeronautica militare- e soprattutto la gravità che si andava allargando a macchia d’occhio proprio in Europa poco prima del mio rientro“.

Avvisi mancati

Parmitano per ben due volte ha dichiarato di aver saputo della situazione epidemiologica già a novembre, ancor prima che la Cina avvertisse tutti dell’imminente pericolo a livello globale.

L’ipotesi, tutta da verificare, è che il colonello italiano sia stato avvertito dall’Intelligence degli Usa. Se fosse vero, significherebbe che gli Stati Uniti non hanno diffuso il preoccupante allarme al resto del mondo quando ne avevano la possibilità, prima che il Covid si trasformasse in una vera pandemia.