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Roberto Gervaso è morto: addio al giornalista, scrittore e divulgatore

Roberto Gervaso morto

Scrittore, giornalista e aforista, Roberto Gervaso è morto a Milano all'età di 82 anni: la sua bibliografia conta oltre 60 testi.

Addio a Roberto Gervaso, giornalista e scrittore morto martedì 2 giugno 2020 dopo una lunga malattia. Nato a Roma nel 1937, nella sua lunga carriera ha scritto sulle maggiori testate italiane tra cui Il Giornale e Il Messaggero e curato diversi volumi della Storia d’Italia insieme a Indro Montanelli.

Roberto Gervaso è morto

Divulgatore storico e commentatore televisivo, dagli anni Settanta Gervaso ha curato diverse rubriche sui quotidiani, tra cui Il Gervaso di Pandora e Il Grillo Parlante. Noto soprattutto per gli oltre 25 mila aforismi, è stato capace di raccontare la cultura italiana in modo sagace e provocatorio. Dopo aver incontrato Indro Montanelli, con cui iniziò la sua attività giornalistica al Corriere della Sera, dal 1965 al 1970 ha scritto con lui i primi sei volumi della Storia d’Italia vincendo il Premio Bancarella.

Un riconoscimento che ha ottenuto anche da solo con le sue biografie storiche. Celebri i suoi ritratti di Nerone, Casanova e Claretta Petacci, ma della Monaca di Monza. Nella sua carriera ha scritto oltre 60 titoli tra cui anche un grande giallo storico, Scandalo a corte, due raccolte di storie d’amore, Appassionate e Amanti, sei raccolte d’interviste, un volume di confessioni e un galateo erotico. Le sue opere sono tradotte negli Stati Uniti, in Canada, in America Latina, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone, Bulgaria, Polonia, Romania.

Il ricordo della figlia e di Berlusconi

Ad annunciare la sua morte è stata la figlia Veronica, giornalista del Tg5. Definendolo il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto e di cui ha avuto la fortuna di essere figlia, questo il messaggio che gli ha dedicato: “Sono sicura che racconterai i tuoi splendidi aforismi anche lassù. Io ti porterò sempre con me. Addio“.

Parole di cordoglio sono immediatamente arrivate da Silvio Berlusconi, della cui nascente tv Gervaso è stato tra i primi commentatori. Così il Cavaliere ha salutato l’amico Roberto, definito una grave perdita per sé, per il giornalismo e per l’Italia intera: “Era un amico sincero e generoso, un grande scrittore ma soprattutto un uomo libero. Un uomo con il coraggio delle sue opinioni controcorrente, sempre garbato e signorile, colto e documentato. Mi mancherà, mancherà a tutti gli italiani liberi“.