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Le Foche: "In spiaggia senza mascherine, torniamo alla normalità"

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I consigli dell'immunologo Le Foche su come comportarsi in spiaggia durante le vacanze in tempi di Coronavirus.

L’immunologo Le Foche dispensa consigli su come comportarsi durante la pandemia da Coronavirus. L’esperto non ha alcun dubbio e, al Corriere della Sera, rivela come in spiaggia, per esempio: “Potendo mantenere le distanze io partirei sereno. Sulla spiaggia lettini e ombrelloni sono organizzati in sicurezza. Non c’è motivo di indossare la mascherina tranne quando andiamo al bar dello stabilimento e sono presenti molte persone”. Per questo Le Foche invita gli italiani ad andare in vacanza e non aver paura.

Sì, perché uno dei problemi relativi alla lotta al Coronavirus è la perdita della normalità. “Dobbiamo recuperare la normalità – spiega l’immunologo del Policlinico Umberto I di Roma -. A oggi restano piccoli focolai e disponiamo di secchi con l’acqua per intervenire. La situazione ora la vedo tranquilla, andrà sempre meglio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se manteniamo precauzioni razionali in certi ambienti chiusi e affollati”.

Coronavirus, i consigli di Le Foche

La denuncia di Le Foche riguarda soprattutto i comportamenti che sta vedendo in giro in queste settimane: “Il virus c’è – sottolinea l’esperto – ma è sbagliato vedere il pericolo ovunque. Vedo persone che quando incrociano un altro essere umano trattengono il respiro e guardano a terra. Una paranoia. Bisogna reagire altrimenti entriamo in un contesto negativo dal quale sarà difficile uscire. So di gente che non mette il naso fuori di casa per paura”.

Anche perché secondo l’immunologo dell’Umberto I di Roma oggi l’Italia dispone di: “Mezzi sofisticati per reagire, lo abbiamo visto. Da qui in avanti ne avremo sempre di più. Tucidide, raccontando la peste nera ad Atene nel 430 a.C. scrisse di vedere l’umanità smarrita. Ora non ha senso avere smarrimento. Il post Covid non va vissuto così”.

Cinema e teatri: come comportarsi?

Dal 15 giugno riapriranno cinema e teatri. Le Foche invita gli italiani a tornarci perché: “Appartengono alla cultura ludica. Certo, dimentichiamo per sempre la calca del pubblico. Non ho dubbi che cinema e teatri siano stati organizzati in modo sicuro e non vedo perché negare a noi stessi il piacere di frequentarli. Non c’è vita senza cultura. Non sono questi gli ambienti dove temere il contagio. Sono state prese misure sufficienti a garantire di assistere senza patemi a un film o a una commedia”.