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Esplosione sullo Stromboli, forte boato sveglia l'isola vulcano

stromboli

Poco dopo le sei del mattino una forte esplosione è stata registrata nei pressi dal vulcano Stromboli, sull'omonima isola siciliana.

Lo Stromboli si è ridestato poco dopo le sei del mattino di domenica 19 luglio, con una forte esplosione che ha svegliato i residenti dell’omonima isola-vulcano. Per il momento non si segnalano danni a cose o persone anche se subito dopo il boato è stato possibile notare l’innalzarsi di una colonna di fumo dal cratere del vulcano, accompagnata da rivoli di fuoco e tremori. Attualmente il vulcano è costantemente monitorato dagli esperti dell’Istituto Italiano di Geofisica e Vulcanologia e dalla Protezione Civile a seguito delle due eruzioni avvenute un anno fa proprio in questo periodo.

Stromboli, esplosione presso il vulcano

Tra i primi a registrare l’evento vulcanico anche i ricercatori del Dipartimento di Scienza della terra dell’Università di Firenze, che in una nota diffusa poco dopo l’esplosione hanno annunciato: “Alle ore 3.45 la rete di monitoraggio geofisico ha registrato un evento esplosivo molto forte, associato a parametri geofisici (sismici, deformazione del suolo e pressione acustica) al di sopra della attività esplosiva ordinaria e classificabile come evento esplosivo Maggiore”.

Direttamente dall’isola giungono anche le parole del residente Gianluca Giuffré, che intervistato dall’Adnkronos ha affermato: “Per fortuna non ci sono stati danni. Questa è stata una di quelle eruzioni che gli esperti chiamano ‘maggiori’, cioè più corte del solito. C’è stato qualche masso che ha provocato qualche focolaio. La situazione per ora appare tranquilla. […] Appena un anno fa, proprio in questo periodo una analoga esplosione aveva provocato la morte di un escursionista”.

L’episodio a cui fa riferimento il cittadino strombolano è quello che ha visto coinvolto il 3 luglio del 2019 l’escursionista Massimo Imbesi, morto durante un’eruzione del vulcano mentre scalava lo Stromboli. Imbesi, originario di Messina, stava praticando l’escursione assieme a un suo amico brasiliano che invece è riuscito a sopravvivere. Da allora le autorità hanno disposto l’obbligo di munirsi di guida durante le escursioni sul vulcano e il divieto di salire sopra i 300 metri di altitudine.

Il comunicato dell’Ingv


In merito all’esplosione è intervenuto in mattinata anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che tramite i propri account social ha riportato la segnalazione di una forte esplosione alle ore 6:23 del mattino da parte dell’osservatorio etneo: “Alle ore 3:00 UTC attraverso le telecamere di sorveglianza è stata osservata una esplosione di maggiore intensità. I prodotti generati dall’esplosione sono ricaduti in tutta la terrazza craterica e lungo la sciara del fuoco. Dal punto di vista sismico il fenomeno è stato caratterizzato da una breve sequenza di eventi esplosivi e da un incremento dell’ampiezza del tremore fino alle 03:10 UTC”.