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Viviana Parisi, investigatore: "Nel bosco ciò che voleva fare alla Piramide"

Viviana Parisi

Secondo un investigatore Viviana Parisi avrebbe fatto nel bosco dopo l'incidente ciò che pensava di fare alla Piramide della Luce.

Dopo il rinvenimento dei resti “quasi certamente” del piccolo Gioele, continuano a farsi strada le ipotesi su cosa possa essere accaduto a lui e a Viviana Parisi dopo l’incidente e prima della morte: un investigatore non ha escluso che la donna possa aver compiuto nel bosco ciò che avrebbe voluto fare alla Piramide della Luce.

Viviana Parisi: parla un investigatore

Il ritrovamento di un certificato medico secondo cui Viviana soffrisse di paranoia e crisi mistiche ha infatti fatto pensare al fatto che la sua destinazione ultima fosse Motta d’Affermo, comune in cui si trova la suddetta installazione. Si tratta di un luogo mistico, intriso di spiritualità e teatro delle cerimonie spirituali del solstizio d’estate.

Secondo un investigatore “forse quello che Viviana voleva fare alla Piramide l’ha fatto nel bosco dopo l’incidente“. L’ipotesi è quella che lo scontro con un furgone le abbia impedito di raggiungere Motta, che si trova a 30 chilometri da Caronia, e abbia accelerato le sue volontà in un luogo diverso. Per la criminologa Roberta Bruzzone quello di Viviana nella sua mente sarebbe stato infatti un viaggio di non ritorno. Un piano preventivato che avvalorerebbe la pista dell’omicidio-suicidio portato quindi a termine in anticipo a causa dell’incidente automobilistico.

Ma la famiglia non crede a questa ricostruzione ed esclude che la donna abbia potuto uccidere il figlio. A fornire maggiori dettagli sarà l’autopsia sui resti ossei di Gioele e il lavoro degli inquirenti che dovranno capire se gli animali selvatici siano intervenuti prima o dopo la morte dei due.