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Omicidio Willy, il carabiniere: "Gli ho detto che sarebbe andata bene"

Omicidio Willy carabiniere

Omicidio Willy, il racconto delle ultime ore del ragazzo fornito dal carabiniere che lo ha soccorso.

Il maresciallo maggiore dei carabinieri, Antonio Carella, comandante della stazione di Colleferro, è stato il primo a soccorrere Willy Monteiro Duarte, il ragazzo di 21 anni massacrato di botte e vittima dell’omicidio messo in atto da un gruppo di delinquenti della zona. “Ho stretto la mano a quel ragazzo che era a terra e gli ho fatto una carezza. Gli ho detto che sarebbe andato tutto bene e che i soccorsi sarebbero arrivati presto”. Il racconto è affidato al capitano Ettore Pagnano che comanda la compagnia di Colleferro e che domenica ha interrotto le sue ferie per rientrare d’urgenza a coordinare al meglio le indagini sulla terribile tragedia. “È stato lui (Carella, ndr.) il primo a intervenire, ed è stato lui a far partire tutte le indagini e a consentire l’arresto in flagranza dei quattro”, spiega il capitano Pagnano. Le chiamate al 112, infatti, sono arrivate soltanto molto dopo e per sollecitare l’intervento dei soccorsi.

Omicidio Willy, le parole del carabiniere

“Ero nel mio alloggio di servizio, vicino al luogo in cui è avvenuto il fatto – racconta il maresciallo maggiore Carella – ho sentito delle grida, urla, molto chiasso. Mi sono alzato immediatamente e mi sono infilato la prima cosa che ho trovato. Sono quindi sceso in strada e ho trovato Willy Monteiro Duarte steso per strada, visibilmente ferito ma ancora cosciente. Con una mano ho cercato di dargli conforto e rassicurarlo, con l’altra ho chiamato in caserma per farmi dare supporto di uomini e immediatamente ho richiesto l’intervento del 118. I quattro ragazzi di Artena erano già fuggiti sul Suv, ma attorno al ventunenne ferito si era formato un capannello di persone”.

“Ho iniziato a interrogare le persone presenti – ha aggiunto il maresciallo – ragazzi amici del giovane steso a terra ed esercenti della zona e ho chiesto chi e cosa avessero visto. Due di loro mi hanno dato indicazioni precise sul modello dell’auto e sulla targa. Ho capito subito quindi di chi si trattava. Ho diramato modello e targa alla centrale e detto di spostarsi subito a cercare ad Artena perché ero quasi certo che si trattasse proprio di loro”. I quattro erano già noti alle forze dell’ordine per aver creato risse e problemi a Colleferro. “Quando è arrivata l’ambulanza a lo hanno caricato sulla lettiga lo vedevo spento – ha concluso il maresciallo Carella – Prima che i portelloni si richiudessero ho visto il medico che tentava di rianimare il ragazzo facendogli un massaggio cardiaco. È l’ultima immagine di Willy che ho”.