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Omicidio Willy, i fratelli Bianchi tentarono di nascondere il suv

fratelli Bianchi nascondere il suv

Volevano nascondere il suv: continua l'indagine sui fratelli Bianchi per i fatti di Colleferro.

I fratelli Bianchi, per i quali l’accusa per la morte di Willy è passata da omicidio preterintenzionale ad omicidio volontario, cercarono di nascondere il loro suv in un parcheggio privato, lontano da sguardi indiscreti, la notte in cui sono avvenuti i fatti di Colleferro. Nel verbale dei Carabinieri si legge: “La macchina era parcheggiata in largo Cristoforo Colombo 2 in un parcheggio privato di altrui proprietà con il chiaro intento di occultare il veicolo”. Le forze dell’ordine fanno poi notare che a pochi passi ci siano due parcheggi pubblici aperti e a quell’ora vuoti. Questo testimonierebbe che i Bianchi avessero l’intenzione di non farsi notare, forse perchè consci di andare a commettere delle illegalità.

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Un vero e proprio commando guidato dai gemelli di Artena, così come venivano chiamati, in grado di intimorire un paese intero e punire, in malo modo, chiunque gli si opponesse. La loro fama di picchiatori li aiutava, tanto che nessuno ha nemmeno provato ad aiutare Willy.

Si sta anche indagando sull’eventuale reddito di cittadinanza percepito dai fratelli Marco e Gabriele Bianchi o dagli altri due accusati di omicidio volontario per la morte di Willy, Mario Pincarelli e Roberto Belleggia. I quattro non hanno un vero e proprio lavoro al momento anche se Gabriele ha aperto una frutteria con l’aiuto del padre della fidanzata il consigliere forzista di Velletri Ladaga. I carabinieri stanno incrociando i dati dei quattro con la banca del reddito di cittadinanza per appurarlo oltre ogni dubbio.