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Ad Aidomaggiore torna il lockdown fino al 2 ottobre: troppi contagi

Aidomaggiore lockdown

Ad Aidomaggiore è tornato il lockdown: chiuse attività commerciali e autocertificazione obbligatoria per gli spostamenti.

Dato l’aumento dei casi positivi di coronavirus, il sindaco di Aidomaggiore ha disposto una settimana di lockdown totale nel suo comune. Il piccolo paese sardo sarà quindi blindato fino al 2 ottobre e, come a marzo e aprile, saranno concessi soltanto gli spostamenti essenziali.

Aidomaggiore in lockdown

L’azienda sanitaria non ha ancora comunicato il numero totale dei contagi, ma dovrebbero superare i 10. Troppi secondo il primo cittadino per una comunità di 430 abitanti, motivo per cui il Prefetto gli ha consigliato di procedere con l’istituzione della zona rossa. Tra i contagiati c’è anche il sindaco Mariano Salaris: a farne le veci vi è infatti il vice sindaco Maria Lourdes Pala.

Nell’ordinanza si dispone la chiusura di tutte le attività commerciali operanti nel territorio comunale, ad eccezione di negozio di generi alimentari, edicola, tabacchino e farmacia. Il provvedimento chiarisce che si potrà uscire ed entrare nel paese per esigenze lavorative, per fare acquisti strettamente necessari, per recarsi in farmacia, per motivi di salute o per altre necessità ed esigenze familiari. Ad ogni spostamento sarà necessario avere con sé l’apposita autocertificazione scaricabile dal sito istituzionale del Comune.

Sappiamo di chiedervi tanto, ma in questo momento di grande emergenza è la sola cosa che possiamo fare per evitare che questo virus continui a circolare velocemente nel nostro piccolo paese e nei paesi vicini, e per tutelare la salute nostra e dei nostri cari“, si legge ancora nella disposizione. Durante la settimana di lockdown le autorità sanitarie provvederanno ad effettuare quanti più tamponi possibile, previo consenso dell’interessato. Già dal 28 settembre sarà possibile fare i test alle persone più fragili, vale a dire anziani, assistenti domiciliari e utenti della Comunità alloggio.