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Aria inquinata in Italia: le città più a rischio e quelle virtuose

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L'85% delle città in Italia presenta livelli di aria inquinata spaventosi. Milano la peggiore, mentre in Sardegna si trova la città più virtuosa.

Nel nuovo rapporto di Legambiente sul monitoraggio dell’ aria inquinata in Italia, l’85% della città non avrebbe rispettato gli standard imposti sull’emissione di gas negli ultimi 5 anni. In testa troviamo Milano e Roma, le peggiori a livello di polveri sottili. Sorpresa in Sardegna, dove Sassari risulta risulta la città di più diligente e virtuosa.

Aria inquinata, il rapporo delle città in Italia

Mal’aria”, il nuovo rapporto effettuato da Legambiente ha dato il seguente esito: l’85% delle città in Italia presenta presenta troppa aria inquinata dai gas delle automobili.

Il rapporto, infatti, si basa sui livelli di polveri sottili esaminati negli ultimi 5 anni, e presenta un focus dettagliato sule percentuali emesse dalle automobili del Belpaese.

Milano bocciata, Sassari promossa

La città più inquinata in assluto è Milano, a cui fanno seguito Torino, Como, Roma e Palermo. Tutte queste città, infatti dal 2014 al 2018 non avrebbero mai rispettato un solo parametro imposto dall’Oms. Notizie positive arrivano dalle isole, dove in sardegna la città di Sassari appare come la più vivibile.

Il rapporto denota come le auto del capoluogo lombardo in questi anni abbiano “vomitato”diesel più di quanto concesso dalle regole Oms. “Il mancato rispetto delle norme antismog– spiega il comunicato-ha portato alla stima di 568 decessi in più per la sola città di Milano, a causa dell’esposizione ‘fuorilegge’” per un solo anno”.

Sfida globale

Solo il 15% delle città ha raggiunto nei cinque anni un voto sufficienteviene spiegato da Legambiente Sassari (voto 9), Macerata (voto 8), Enna, Campobasso, Catanzaro, Grosseto, Nuoro, Verbania e Viterbo (voto 7), L’Aquila, Aosta, Belluno, Bolzano, Gorizia e Trapani (voto 6)”.

Per tutelare la salute delle persone dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – bisogna avere coraggio e coerenza, definendo le priorità da affrontare e finanziare. Le città sono al centro di questa sfida. Serve una politica diversa che non pensi solo ai blocchi del traffico e alle deboli e sporadiche misure anti-smog”. Uniche soluzioni da incentivare per Zampetti rimangono le piste ciclopedonali, i mezzi pubblici e il bike sharing.