Riccardo Castrichini Alle 5 e 45 di questa mattina, giovedì 1 ottobre, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3 nel Canale di Sicilia, al largo della costa sud di Malta. Il sisma, stando ai rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha avuto ipocentro in mare a 27 chilometri di profondità e non sarebbe stato avvertito dalla popolazione. Non si segnalano infatti danni a persone o cose. Si tratta del secondo evento sismico nella zona i poche ore. Già ieri, intorno alle 3 del mattino, un’altra scossa di terremoto di magnitudo 4.2 era stata registrata nel Canale di Sicilia, al largo della costa meridionale di Malta. In quel caso il sisma ha avuto ipocentro in mare a 6 chilometri di profondità ed epicentro a circa 20 chilometri dalle coste maltesi, ma, anche in questo caso, non sono stati segnalati danni a persone o cose.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.0 ore 05:45 IT del 01-10-2020, Canale di Sicilia meridionale (MARE) Prof=27Km #INGV_25398161 https://t.co/VoTKDk02CK
— INGVterremoti (@INGVterremoti) October 1, 2020
Scossa di terremoto nel canale di Sicilia
La Sicilia è molto esposta ai rischi sismici perché è collocata lungo la zona di contatto tra l’Europa e l’Africa, che si stanno avvicinando ad una velocità di 7 millimetri per anno. Nello specifico, la placca africana e quella europea si scontrano provocando la rottura delle rocce lungo le faglie e di conseguenza eventi sismici che possono talvolta essere molto intensi. Come spiega il dipartimento di Protezione Civili della Sicilia, “la regione ha una pericolosità sismica molto alta a causa della frequenza e intensità dei terremoti che si sono succeduti in epoca storica; una vulnerabilità altissima legata alla fragilità del patrimonio edilizio, infrastrutturale, industriale, produttivo e dei servizi e un’esposizione molto alta a causa della densità abitativa e per la presenza di un patrimonio storico, artistico e monumentale in zone interessate da faglie, molte delle quali attive e capaci”.
