> > Coronavirus, Cts e Governo: un tampone negativo per essere guarito

Coronavirus, Cts e Governo: un tampone negativo per essere guarito

Coronavirus un tampone negativo

Una decisione importante quella presa dal governo e dal Cts. Per essere guariti basta un solo tampone negativo.

Per essere definito guarito basterà un solo tampone negativo. Questo è quanto è stato deciso alla riunione che si è tenuta nel pomeriggio di domenica 11 ottobre a cui ha anche partecipato il ministro della Salute Roberto Speranza che molto ha detto su questo punto. Si tratta di una svolta importantissima che potrebbe snellire di molto l’iter e consentirebbe alla persona contagiata di poter ritornare in tempi quantomeno ragionevoli alla vita di sempre. Attendere il doppio tampone negativo significava tenere in sospeso il “contagiato” con risultati che potevano essere diversi di volta in volta. Una risposta quindi più snella e rapida che potrebbe essere coadiuvata dalla riduzione dei tempi di isolamento fiduciario da 15 a 10 giorni così come riportato dal quotidiano La Repubblica.

Coronavirus, un tampone negativo per essere guarito

Decisione importante quella presa nella riunione di domenica 11 ottobre tenuta dal Governo e dal Comitato Tecnico scientifico. Per essere dichiarati guariti dal Coronavirus servirà un solo tampone negativo e non due come precedentemente stabilito. Si tratta di una soluzione destinata ad avere sviluppi fondamentali sia per la gestione della pandemia che in questo modo sarà completamente snellita, sia per la persona contagiata che potrebbe ritornare alla vita di tutti i giorni in tempi decisamente più rapidi. Non solo. Stando a quanto riportato da La Repubblica si ridurrà il periodo di isolamento fiduciario che passerà dai precedenti 14 a 10 giorni.

Speranza: “I contagi crescono”

“Il numero dei contagi da noi è cresciuto e ora siamo ad un cambio di fase”. Questo è ciò che ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza alla trasmissione “Che tempo che fa”. Ha poi parlato di come la situazione in Italia stia peggiorando mantenendo comunque un numero di contagi inferiori rispetto ad altri Paesi. “Il quadro epidemiologico è molto peggiorato in Europa nelle ultime settimane. Il numero dei contagi in Italia è cresciuto ma i numeri da noi sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli di altri paesi. L’Italia non può essere considerata fuori da questo contesto, sarebbe folle. Il numero dei contagi da noi è cresciuto e ora siamo ad un cambio di fase”.
Ha poi precisato che l’Italia ha un vantaggio su altri Paesi che tuttavia non deve essere sottovalutato: “ Se riusciamo ad alzare il livello d’attenzione, le misure del governo, misure delle regioni e soprattutto comportamenti delle persone, possiamo essere in condizione di evitare situazioni più complicate da qui a qualche settimana”

Sì a limitazioni movida

Il ministro Speranza ha poi parlato di come verranno introdotti provvedimenti più restrittivi come le limitazioni alla movida specie in tarda serata. “Ora siamo costretti a restringere le maglie, il prossimo Dpcm che stiamo discutendo con il Cts e che discuteremo con le regioni avrà questo significato: sarà un cambio di marcia per provare a intervenire con misure che non sono paragonabili a quelle vissute in passato”, ha dichiarato.

Il ministro della Salute ha proseguito parlando della proposta di evitare le feste anche quelle private, questo perché ha specificato, vanificherebbe tutti gli sforzi fatti poter riaprire in sicurezza le scuole: “Noi abbiamo investito molto sulle scuole, per tenere al sicuro i nostri ragazzi durante l’orario scolastico. Ma poi se la sera c’è una festa, mettiamo a rischio tutti gli sforzi fatti. Io ho proposto di vietare le feste, anche private”

Asintomatici liberi dopo 21 giorni

La persona asintomatica il cui tampone rimane positivo potrà concludere l’isolamento dopo 21 giorni. Questa è una delle misure che è stata approvata dal Comitato Tecnico scientifico e che verrà inclusa nella circolare del ministero della Salute. Recenti studi internazionali avrebbero dimostrato che trascorsi venti giorni dall’avvenuto contagio la carica virale del soggetto sarebbe talmente minima da annullare i rischi di diffusione del virus.

Tamponi da medici di base e pediatri

Un’altra disposizione molto importante del Comitato Tecnico Scientifico è quella data a pediatri e medici di base che potranno eseguire i tamponi. Non solo. Qualora fossero d’accordo potranno eseguire sia i tamponi antigienici che molecolari. Una risposta fondamentale quella del Cts che mira a snellire l’attesa ai Drive-In.