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Roma, cinghiali uccisi: le parole del veterinario Coccia

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Roma, cinghiali uccisi. Scoppia la rabbia tra i residenti e gli animalisti a seguito dell'uccisione di mamma cinghiale e dei suoi sei cuccioli

Roma. Nella tarda sera del 16 Ottobre, ecco scoppiare la rabbia dei cittadini nella zona di Gregorio VII, quartiere di Roma vicino a San Pietro e al parco giochi Mario Moderni. La causa? L‘uccisione di una famiglia di cinghiali, mamma e sei cuccioli. Il veterinario Federico Coccia ha fornito la sua testimonianza sulla vicenda.

Roma, sei cinghiali uccisi

I cinghiali si sa, a Roma ultimamente non sono una novità. Ma ciò che è accaduto nella serata del 16 Ottobre, ha scatenato la rabbia e le proteste sia dei cittadini del quartiere San Gregorio VII, che degli animalisti accorsi in difesa degli animali. Una famiglia di 7 cinghiali, mamma e 6 cuccioli, si è riversata nel quartiere, attratta forse dai bidoni della spazzatura in cerca di cibo. Alcuni cittadini quindi, nel tentativo di proteggerli e per fare in modo che non creassero problemi, hanno deciso di rinchiuderli nel parco giochi Mario Moderni, tra le aiuole destinate al gioco. Nel frattempo, dopo la segnalazione alle autorità competenti, ecco partire il rimpallo tra il Comune di Roma e la Regione Lazio, su come affrontare il problema. Alla fine, in tarda sera, è arrivata la decisione, che si è concretizzata nell’abbattimento degli animali mediante iniezione letale. Decisione che ha sollevato subito le proteste dei cittadini che degli animalisti presenti.

La testimonianza del veterinario

Anche Federico Coccia, medico veterinario e ricercatore presso l’Università di Teramo, era presente ieri sera all’abbattimento della famigliola di cinghiali, e si rammarica per non essere riuscito a salvarli, come egli stesso ha dichiarato – “ero lì davavnti a quel parco, insieme ai residenti e agli animalisti. Ho fatto appello alle forze dell’ordine affinchè non abbattessero la mamma con i cuccioli, erano del tutto innocui, prendevano il pane dalle mani dei bambini”. Poi continua – “Si potevano trovare soluzioni alternative , anestetizzarli, sterilizzarli e rimetterli in libertà, oppure trafserirli in luoghi recintati”.

La rabbia dei cittadini e degli animalisti

L’operazione di abbattimento è stata condotta dalla Polizia Provinciale, in accordo con il Comune di Roma, nonostante le forti proteste dei residenti, come mostrano alcuni video, e le soluzioni che erano state trovate da alcuni enti animalsti, tra cui l’Enpa e la Leidaa.

Come riferito dall’Enpa, Ente Nazionale Protezione Animali, “quello che si è compiuto contro questi animali è un vero orrore. Mamma e cuccioli, prima sono stati narcotizzati e poi uccisi, tra l’altro in un parco giochi per bimbi. Le soluzioni alternative c’erano, in quanto presentate sia in situazioni di normalità, ma anche in situazioni emergenziali come questa”- afferma Carlo Rocchi, presidente nazionale Enpa – “ma sia la regione Lazio che il Comune di Roma, hanno sempre ignorato le proposte delle associazioni ambietaliste e animaliste. Nonostante proprio la fauna selvatica, sia di competenza della Regione”.

Esternazioni simili a quelle riferite da Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa, Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, secondo cui “avevo dato la disponibilità per accogliere i 7 cinghiali, e invece il Dirigente del Comune di Roma che ha dato l’ordine di uccisione, mi ha anche insultata con epiteti sessisti”. In ragione di ciò, Brambilla, che è anche parlamentare di FI, ha annunciato una querela per diffamazione ed un esposto per l’uccisione degli animali.

Raggi apre commissione d’inchiesta

La sindaca Raggi, in ragione di quanto avvenuto, ha deciso la costituzione di una commissione d’inchiesta amministrativa, per accertare come si sono svolti i fatti e valutare eventuali responsabilità, anche in considerazione del fatto, che la vicenda ha scatenato un eco abbastanza sentito sia tra i residenti del quartiere interessato ma anche nell’opinione pubblica.