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Crisanti: "Lockdown a Natale? Ero ottimista, misure più rigide molto prima"

Crisanti

Secondo Crisanti presto saranno inevitabili nuove misure più rigide per contenere i contagi: la vera sfida sarà però quella di tenerli bassi.

Il virologo Andrea Crisanti, che giorni fa aveva ipotizzato un lockdown nelle vacanze di Natale per resettare il sistema e limitare la diffusione del coronavirus, ha affermato di essere stato fin troppo ottimista dicendosi convinto che un inasprimento delle misure di contenimento arriverà molto prima della fine dell’anno.

Crisanti sul lockdown a Natale

I numeri che stanno venendo fuori sono un disastro“, ha esordito il microbiologo dell’Università di Padova. La dichiarazione giunge dopo il superamento, per la prima volta, della soglia di 11 mila contagi giornalieri registratasi domenica 18 ottobre 2020. Quello a cui si deve pensare, ha continuato, non è però tanto (o solo) l’abbassamento della curva dei casi ma l’essere in grado di mantenere bassi i contagi una vola ottenuto il risultato.

Abbiamo fallito già una volta in questo. Vogliamo ripetere lo stesso errore? Le misure di contenimento sono inutili senza un piano organico per dotare l’Italia di un sistema che mantenga basso il numero dei contagi, la vera sfida“, ha affermato. A chi gli chiede quali sono stati gli errori commessi, lui menziona l’acquisto dei banchi a rotelle. I soldi spesi in questo modo, ha spiegato, avrebbero potuto essere utilizzati per investire sul tracciamento e sulla capacità di eseguire i tamponi come ha fatto la Cina che in pochi giorni ha effettuato 11 milioni di test.

Se non si punta su questo l’abbassamento dei contagi rischia di essere un risultato provvisorio perché non si hanno gli strumenti per mantenerlo. “Chiudere tutto paradossalmente è facile, ma poi bisogna evitare che i contagi risalgano“, ha concluso.