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I Carabinieri fermano due giovani: trovata droga e milioni di euro

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I Carabinieri fermano un auto con due giovani a bordo, trovati 17 chili di cocaina nelll'auto e cinque milioni di euro in giardino. Arrestati.

I carabinieri della Stazione di Ardore Marina, in provincia di Reggio Calabria, durante una serie di controlli stradali, hanno fermato un’auto con due giovani a bordo. I militari sono stati insospettiti dal modo con cui i due, rispettivamente di 24 e 32 anni, conducevano la loro vettura, stranamente troppo vicina al veicolo che li precedeva, come a non voler dare il tempo ai Carabinieri di agitare la paletta.

I Carabinieri sequestrano la droga in auto

Questo accadeva nella notte tra il 26 ed il 27 novembre scorso ed il nervosismo dei due, prontamente fermati, ha reso ancora più sospettosi i militari che hanno provveduto quindi alla perquisizione del veicolo di proprietà del ragazzo più giovane. Nascosti in un doppiofondo del vano porta oggetti, hanno trovato 17 chili di cocaina, suddivisa in quindici confezioni sigillate. Dalla statale 106, il luogo del controllo veicolare, i militari, come di prassi in queste situazioni, hanno provveduto alla perquisizione domiciliare nelle abitazioni dei due ragazzi e anche nelle loro pertinenze. Per questa ulteriore attività investigativa sono stati coinvolti gli uomini della Compagnia Carabinieri di di Locri, supportati dai Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, che hanno trovato nella casa del 32enne sei bidoni in plastica, interrati nel giardino e occultati sotto materiale di risulta. All’interno dei fusti c’erano 5 milioni di euro in contanti, banconote di vario taglio confezionate e poste sottovuoto in buste di plastica termosaldate. Due arresti, 17 chili di cocaina nascosti all’interno di un’auto e 5 milioni di euro in contanti interrati in giardino.

Per i milioni in giardino coinvolta la DDA

I due sono stati quindi arrestati e accompagnati in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. È stata avvertita la Procura di Locri che ha avviato le indagini. Vista la quantità di droga e di denaro trovati, gli investigatori non escludono che ci sia il coinvolgimento delle famiglie di ‘Ndrangheta del territorio. Coinvolgimento che, se confermato, comporterebbe il trasferimento dell’indagine alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.