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Padre abusa della figlia: 13enne salvata dall'amichetta dopo mesi di violenze

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Il cinquantenne ha abusato per mesi della figlia: a far scattare le indagini una coetanea della vittima.

Per mesi una tredicenne di Canicattì, in provincia di Agrigento, ha sopportato gli abusi ad opera del padre. Soltanto quando ha confessato di avere subito violenze sessuali ad un’amichetta è riuscita finalmente a liberarsi. La coetanea, infatti, ha rivelato i fatti ai genitori, che si sono rivolti alle forze dell’ordine affinché scattassero le indagini. Queste ultime hanno confermato la drammatica vicenda familiare.

La confessione della vittima

Il padre orco avrebbe violentato la figlia almeno tre volte. Gli episodi sarebbero avvenuti tutti nel 2020. Alle forze dell’ordine, contattate dalla famiglia dell’amichetta, la tredicenne ha confermato di avere subito abusi. Il Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha dunque accettato la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Gloria Andreoli, che ha coordinato l’inchiesta, di disporre una misura cautelare nei confronti dell’uomo. Il cinquantenne è stato arrestato.

I contorni della vicenda sono poco chiari, ma gli inquirenti hanno creduto alle testimonianze della vittima. La tredicenne ha raccontato con non poche difficoltà quanto è stata nei mesi scorsi costretta a subire dal padre. Il contesto familiare almeno all’apparenza era normale e non presentava segni di contrasto tra i componenti.

Sull’uomo pendono però sussitenti indizi di colpevolezza. Per questa ragione gli inquirenti continueranno ad indagare. Le autorità competenti ad ogni modo vogliono che l’indagine proceda con il massimo riserbo. L’identità della ragazzina deve essere infatti essere preservata.