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Covid, Crisanti sul divieto di spostamenti tra comuni: "Errore cancellarlo"

Crisanti

Il professor Andrea Crisanti ha criticato la possibilità che il governo tolga il divieto di spostamenti tra i comuni: "Ci si doveva pensare prima".

Intervistato ai microfoni della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, il microbiologo Andrea Crisanti si è detto critico rispetto alla possibilità che il governo tolga il divieto di spostamenti tra i comuni previsto per le giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Il docente dell’università di Padova ha infatti dichiarato: “Sono contrario, il governo aveva già deciso questo divieto e dovevano esser coerenti, al limite ci si doveva pensare prima. Importante è non mischiare i nuclei familiari”.

Divieto di spostamenti, Crisanti contro l’eliminazione

Nonostante la sua contrarietà all’eliminazione del divieto, Crisanti ha voluto sottolineare due delle sue principali criticità, vale a dire le discriminazioni tra abitanti delle grandi città e dei piccoli comuni e l’inefficacia di un provvedimento valido soltanto per tre giorni non consecutivi, Questo divieto è stato pensato male proprio male secondo me, ci sono comuni molto piccoli che sono attaccati, dove parenti e amici sono a pochi chilometri di distanza. E poi che differenza fanno due giorni in una situazione attuale, dove ognuno può andare dove preferisce?”.

Tuttavia rimane ancora poco chiaro se il divieto di spostamento verrà effettivamente revocato o meno, soprattutto dopo le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che intervenendo da Bruxelles ha affermato: “Non possiamo consentire che ci siano occasioni di convivialità, dobbiamo mantenere queste restrizioni. […] Se poi il parlamento – assumendosene tutta la responsabilità – vuole introdurre qualche eccezione per i comuni più piccoli ci confronteremo su questo con la maggioranza e con i capidelegazione del governo. Ovviamente il parlamento è sovrano”.