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Covid, verso diagnosi e guarigione anche con i tamponi rapidi

Test rapidi Covid

Sta arrivando una nuova circolare del Ministero della Salute per equiparare il test rapido al tampone molecolare.

Il Ministero della Salute, guidato da Roberto Speranza, sta pensando di equiparare i test rapidi antigenici ai tamponi molecolari. Questa novità potrebbe cambiare completamente il sistema di testing dei contagiati o dei presunti tali. I test rapidi saranno, quindi, validi per la diagnosi e la guarigione.

Novità sui tamponi

Non servirà più il tampone molecolare per confermare la positività al Covid-19, ma basterà il risultato dei test rapidi antigenici per la diagnosi. Nei prossimi giorni, come annunciato dalla Repubblica, dovrebbe arrivare una circolare del Ministero della Salute per cambiare le regole attualmente in vigore. La scelta è giustificata anche dall’European center for disease control (Ecdc), che ha cambiato la definizione di caso di infezione e tra ha inserito il test rapido tra gli esami validi per la diagnosi. I tamponi rapidi dovrebbero entrare nel conteggio quotidiano riportato dal ministero ogni giorno. Ad oggi in questo conteggio vengono contati solo i tamponi molecolari, anche se ci sono Regioni che hanno già deciso di far rientrare anche quelli rapidi, come il Lazio. Il dato dei tamponi giornalieri è nettamente sceso nelle ultime settimane. Questo, come spiegato da Repubblica, è accaduto perché la circolazione del virus è ridotta e anche perché le Regioni hanno iniziato a fare sempre più tamponi rapidi.

Di conseguenza il numero dei tamponi molecolari giornalieri è diminuito. Nel Veneto, per esempio, sono stati effettuati tantissimi test rapidi, che però non rientreranno nel conteggio quotidiano. La circolare dovrebbe permettere di considerare un paziente contagiato anche se è solo positivo al test rapido, senza bisogno di effettuare il molecolare per confermare la diagnosi. Al momento in caso di positività ad un test rapido è necessario anche il risultato del tampone molecolare. Questa procedura è prevista per diminuire il rischio di falsi positivi. Cambiare questo sistema potrebbe ridurre i tempi di attesa. Inoltre, la circolare dovrebbe prevedere anche la possibilità di effettuare un test rapido per dichiarare la guarigione del contagiato dopo il periodo di quarantena obbligatorio.