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Finti poveri per ottenere i buoni spesa Covid-19: oltre 150 denunce

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Le indagini hanno offerto un ampio quadro della situazione. Adesso si rischiano multa fino a 25mila euro.

Una sceneggiata studiata nei minimi dettagli per i cosiddetti finti poveri che, pur di ottenere i buoni spesa Covid-19 erogati dalle amministrazioni comunali, avevano trovato uno stratagemma. I militari hanno scoperto i furbetti in Calabria e denunciati per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Dalle indagini sono emerse 156 persone con richieste fasulle.

I buoni spesa ai tempi del Covid-19

Il bonus è previsto per chi ha dei problemi economici, soprattutto durante la pandemia da Covid-19 che ha colpito numerose famiglie. L’operazione denominata “Mala Emptio” è culminata dopo le indagini che hanno analizzato il periodo aprile-giugno 2020. Delle 500 domande presentate nei Comuni di Gimigliano, Palermiti, San Pietro Apostolo, Squillace, Tiriolo e Vallefiorita, oltre 100 non corrispondevano al vero.

Con le opportune verifiche del caso è stata analizzata la documentazione e le dichiarazioni risultate successivamente inesatte. Decisivo anche il supporto dell’Inps e di alcuni istituti di credito. La denuncia nei confronti dei richiedenti è giunta dopo la domanda presentata con requisiti che, in realtà, non esistevano. Il rischio maggiore adesso è una pesante ammenda amministrativa che può arrivare fino a un massimo di 25mila euro.

La scoperta

Nelle false dichiarazioni figuravano residenze non accertate e numero errato di componenti del nucleo familiare. Alcuni di essi, inoltre, non avevano dichiarato di ricevere altri sussidi economici. Altra situazione strana è quella relativa a chi percepiva il reddito di lavoro in qualità di dipendente, ma aveva comunque chiesto il sussidio economico dei buoni spesa Covid-19.

Pur di ottenere i soldi la gente finge anche problemi di salute. L’episodio è accaduto nel Regno Unito: un cancro che non c’è e la conseguente richiesta di denaro. La donna è stata condannata a 5 mesi di carcere e al pagamento di 2mila sterline. Per non parlare di chi ha tentato di uccidere i figli pur di ottenere i soldi dell’assicurazione.