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Pontedera, maestra trova tesoretto anonimo e lo dona alla scuola

Soldi

Il dono di Cecilia Ceccarelli per la scuola, dopo le indagini dei carabinieri sul ritrovamento di un tesoretto anonimo.

L’inizio di questa storia risale a maggio del 2019, ma solo dopo un anno e mezzo e un’indagine dei carabinieri si è giunti ad una fine. Cecilia Ceccarelli, maestra della scuola elementare dell’Istituto comprensivo Curtatone e Montanara, di 62 anni, ha cercato in tutti i modi di trovare una risposta a questo mistero.

Maestra trova tesoretto anonimo

Un giorno come tanti, nell’aula di informatica della scuola primaria Madonna dei Braccini di Pontedera, è stata trovata una busta contenente 7mila euro in contanti, accanto ad una cassa per ascoltare la musica. “Maestra, c’è una busta con tanti soldi…” hanno segnalato alcuni alunni. Quando la maestra è andata a controllare ha trovato tante banconote da 50 euro in una busta bianca, tenute insieme da un elastico al quale era appoggiato un pezzo di foglio strappato con scritto solo un numero: 7.000. Cecilia Ceccarelli ha chiesto agli altri insegnanti e alla direzione didattica ma nessuno sembrava sapere nulla. A quel punto si è recata alla caserma dei carabinieri, svelando di aver trovato un tesoretto anonimo. Gli agenti hanno provato ad indagare, partendo dal nome trovato stampato in un angolo della busta, che riportava ad uno studio odontoiatrico, ma anche lì nessuno sapeva nulla. Sono state sentite tutte le persone che avevano accesso all’aula di informatica della scuola, ma anche in questo caso non è emerso nulla. “Nessuno in un anno e mezzo ha rivendicato la proprietà di quei soldi, nessuno si è fatto avanti” ha spiegato il vicesindaco Alessandro Puccinelli, spiegando che tutti primo o poi si sarebbero accorti di aver perso quella busta, a meno che non sia stata messa di proposito.

In quei giorni c’erano state diverse iniziative culturali anche con le famiglie e con un pubblico vario e poi l’aula di informatica in genere non è chiusa a chiave…” ha spiegato la maestra. Tutti hanno sperato che qualcuno decidesse di farsi avanti, ma per un anno e mezzo c’è stato il silenzio assoluto. La busta è rimasta tutto questo tempo nella cassaforte del Comune di Pontedera, come prevede la legge, ma adesso è stata riconsegnata alla maestra, che ne è diventata legittima proprietaria. “Quei soldi non mi appartengono, non mi sono mai appartenuti. Così li ho dati alla nostra scuola, ne ho parlato con i colleghi e con la direzione, magari potrebbero servire per cablare l’istituto, in certe zone Internet non arriva o per realizzare o migliorare altri servizi” ha spiegato l’insegnante, aggiungendo di non aver mai pensato di prenderseli, nonostante il suo stipendio di 1.500 euro al mese.