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Walter Ricciardi: "Per il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso"

Walter Ricciardi misure anti-Covid

"Con il vaccino cominceremo ad avere meno morti e meno malati, ma per tutto il 2021 bisognerà mantenere le misure anti-Covid", raccomanda Ricciardi.

Mentre in Italia e nel mondo l’arrivo del vaccino accende uno spiraglio di speranza nella lotta contro il coronavirus, Walter Ricciardi raccomanda l’uso delle misure anti-Covid per tutto il 2021. L’avvio della campagna vaccinale non significa che sia possibile abbassare la guardia e diminuire la soglia di attenzione. Fondamentale mantenere alta l’allerta, prestare massima attenzione e accortezza, per sé e per gli altri. Resta quindi importantissimo, come ribadito da Ricciardi, curare la propria igiene personale, lavando spesso le mani o igienizzandole con gli appositi gel, ma anche indossare correttamente la mascherina, garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti.

Walter Ricciardi: “Misure anti-Covid anche nel 2021”

“L’inizio della campagna vaccinale non significa che il nostro comportamento cambierà rispetto alla protezione dal virus. Per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso, dal distanziamento fisico alle mascherine e all’igiene delle mani. Ma con le vaccinazioni cominceremo ad avere meno morti e meno malati. Questo rassicura tutti”.

Così ha dichiarato all’Ansa Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e professore di Igiene e Medicina preventiva all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Quindi ha ribadito: “Dobbiamo perseguire una doppia cautela. Farci vaccinare e seguire le regole di comportamento adeguate”.

Il premier Conte in conferenza stampa

Intanto il premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di fine anno dichiara: “Credo di aver parlato dei decessi e delle sue ragioni tre o quattro cinque volte nelle ultime interviste: sono in contatto con famiglie di vittime. Ci sono atti pubblici. Il numero dei decessi così alto è una ferita che rimarrà nella storia della comunità nazionale. Alle sue parole fanno eco i dati Istat, che attestano 84mila morti in più rispetto alla media 2015-2019.

Su una possibile terza ondata, invece, Conte ha aggiunto: “La potenziale terza ondata Covid l’affronteremo con le nostre misure. Dobbiamo solo capire se le varianti, come quella inglese, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno o meno l’aggiornamento delle nostre misure. Altrimenti il sistema per fasce col monitoraggio è assolutamente adeguato anche per la terza ondata”. A chi domanda come sarà la prossima estate, il premier risponde: “Mi chiedete presagi. Noi lavoriamo con gli esperti, aggiorniamo continuamente le nostre previsioni. Non ho detto che completata la prima fase risolveremo i problemi, ho detto che 10-15 milioni vaccinati ad aprile avremo un primo impatto, non l’immunità di gregge, potremo ancora durante l’estate non aver risolto il problema“. La sua priorità al momento è “la ripartenza delle scuole, dei prossimi mesi, non con predizioni da chiromanti”. Quindi ha aggiunto: “Guardando all’esperienza vissuta nel periodo estivo la curva tende ad abbassarsi. Confidiamo che man mano che il piano vaccinale va avanti potremo far correre l’economia e non comprimere la vita sociale dei cittadini”.

E in merito al dibattito nato attorno al vaccino, Giuseppe Conte commenta:Non stiamo pensando di renderlo obbligatorio, è un’ipotesi che non stiamo considerando. Confidiamo di raggiungere una buona percentuale di vaccinati su base facoltativa“.