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Covid, Treviso: morto il padre dell’assessore al bilancio Christian Schiavon

Covid

Walter Schiavon, padre dell’assessore al bilancio del Comune di Treviso Christian Schiavon, è morto in ospedale dopo aver contratto il Covid.

Il padre dell’assessore al bilancio del Comune di Treviso è morto in ospedale dopo aver essere risultato positivo al coronavirus.

Covid, morto il padre dell’assessore di Treviso

Walter Schiavon, 71 anni, ha manifestato i primi sintomi del Covid il 15 dicembre 2020, venendo poi ricoverato nella giornata del 18 dicembre. L’uomo, padre dell’assessore al bilancio del Comune di Treviso, Christian Schiavon, è morto nel reparto di rianimazione centrale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso nella serata di giovedì 7 gennaio.

Il 71enne, secondo quanto dichiarato dalla famiglia, non soffriva di alcuna patologia pregressa e godeva di ottima salute. Tuttavia, a nulla sono valsi gli sforzi di medici e infermieri nella lotta condotta contro il virus.

La tragica vicenda è stata commentata dall’assessore Schiavon che ha affermato: «Siamo senza parole. È successo tutto in fretta, in maniera improvvisa. Abbiamo sperato. Queste tre settimane si sono consumate tra alti e bassi. Poi papà ha dovuto arrendersi. Anche mia madre è stata contagiata, ma non ha avuto conseguenze. Papà invece ha iniziato subito a stare male. Per questo è stato immediatamente ricoverato al Ca’ Foncello. Ma la prima diagnosi ci ha impensierito: polmonite bilaterale. È entrato in terapia intensiva, è stato intubato. Purtroppo, non abbiamo più potuto vederlo».

Christian Schiavon ha anche espresso la propria gratitudine nei confronti del personale sanitario impiegato presso il nosocomio: «Non ci hanno lasciati soli, ci hanno tenuti costantemente informati sulle sue condizioni, capendo il nostro bisogno di sapere e di comunicare attraverso di loro. Sono stati degli angeli».

Le passioni del 71enne Walter Schiavon

Walter Schiavon era un ragioniere tributarista, proprietario di uno studio che gestiva con la moglie Tiziano a Varago, luogo di cui era originario e nel quale aveva sempre risieduto. A questo proposito, il figlio del 71enne ha raccontato: «Papà ha lavorato per 20 anni in Ascom, dove curava anche la formazione professionale ma, poi, si è messo in proprio. Per tanti anni è stato anche dirigente sportivo nel mondo del calcio: partito come dirigente sportivo alla Rapid di San Bartolomeo, in seguito aveva fatto il direttore sportivo in diverse squadre a Carbonera, Maserada, Quinto. Calcisticamente, il suo cuore era juventino».

Tra le passioni del ragioniere Schiavon, tuttavia, non c’era soltanto il calcio ma anche i cavalli. È stato, infatti, portavoce sia della provincia di Treviso che della Regione Veneto in occasione della Fiera Cavalli di Verona e ne possedeva alcuni esemplari nella casa di campagna di sua proprietà.

I funerali del ragioniere tributarista di Varago

L’assessore al bilancio Christian Schiavon ha, infine, espresso i propri sentimenti in merito alla morte del padre, ammettendo: «Penso alle parole che non ci siamo detti, a tutto quello che ancora avremmo dovuto fare insieme. Lo dicevo anche a mia moglie Angela: è straziante vedere andare via un pezzo della tua vita così, senza essere preparato davvero. Queste tre settimane sono state durissime per me, mia sorella e mia madre. Senti che un tuo caro ti sta lasciando per sempre. Dentro di te, speri. Ma non puoi avere il conforto di dirgli davvero addio. – e ha aggiunto – Voglio dire solo a chi ancora si permette di negare l’esistenza del Covid che venga a dirlo in faccia a noi, se ne ha il coraggio. Ci sono famiglie distrutte, uomini che vengono falcidiati nel giro di poche settimane. Sto sentendo troppi irresponsabili. È un gravissimo errore sottovalutare il virus».

L’improvviso decesso di Walter Schiavon ha lasciato nello sconforto la moglie Tiziana, i figli Cristian e Paola, i rispettivi consorti e quattro nipotini. Le esequie verranno celebrate presso la chiesa Santa Maria Assunta di Varago, lunedì 11 gennaio alle ore 15:00.