Debora Faravelli Addio a Don Raffaele Falco, il prete anticamorra di Ercolano morto all’età di 77 anni dopo aver contratto il coronavirus. Noto per il suo impegno sociale, per anni aveva organizzato cortei per sensibilizzare la comunità contro la camorra.
Don Raffaele Falco è morto
L’uomo soffriva già da tempo di altre patologie e nelle ultime settimane era risultato positivo all’infezione. Dopo un ricovero seguito al peggioramento delle sue condizioni, don Falco purtroppo è deceduto. Sconforto e lutto nella sua cittadina, dove predicava dall’altare della Chiesa del Redentore. Vale a dire una delle zone che più aveva avuto a che fare con faide di camorra.
É proprio per il suo impegno contro la mafia che il prelato viene ricordato. Era il 1993 quando, mentre era in corso la guerra tra il clan Ascione e le famiglie Esposito-Del Prete-Iacomino (che portò all’omicidio di Salvatore Esposito, ucciso durante un matrimonio da alcuni soggetti infiltratisi tra gli invitati), aveva invocato l’invio dell’esercito da Roma. Sconvolto dalle violenze, si era fatto portavoce della voglia di riscatto e giustizia organizzando diversi cortei anticamorra. L’obiettivo era quello di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica e i giovani.
Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza espressi dopo la notizia della sua morte, a partire da quello del sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. Questo il suo ricordo: “Quando il nome dei camorristi veniva citato a bassa voce nel timore che qualcuno sentisse, c’era un parroco ad Ercolano che invece gridava tutto il suo disappunto e la sua rabbia contro chi seminava paura e morte nelle strade della nostra città“. Nel ricordare come grazie al suo impegno derivò il coraggio di denunciare e combattere l’illegalità, si è detto certo che i suoi insegnamenti e la sua forza rimarranno indelebilmente segnati nella mente di tutti.
