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Morte Antonella Sicomero, la sorella: "Gioco asfissia davanti a me"

Antonella Sicomero

La sorellina di Antonella Sicomero, bambina morta a Palermo, ha spiegato che il gioco dell'asfissia veniva fatto anche davanti a lei. Ma nel telefonino nessuna traccia del video della challenge.

Antonella Sicomero, la bambina morta a Palermo per una sfida estrema di soffocamento su TikTok, aveva probabilmente già provato quel gioco in passato, anche davanti alla sorellina più piccola di un anno. Un’indiscrezione svelata da La Repubblica, emersa dalle indagini coordinate dalle Procure di Palermo. Sul telefonino di Antonella però, non è stato rinvenuto alcun video della challenge.

La sorella di Antonella Sicomero

La sorella minore di Antonella Sicomero ha rivelato agli inquirenti, anche se in modo un po’ confuso, che non era la prima volta che la bambina provava quel gioco di asfissia. La piccola è supportata da uno psicologo e ha raccontato che Antonella aveva cercato di stringersi una cintura intorno al collo davanti a lei. La bambina, la sera del 19 gennaio, aveva spiegato ai genitori, sconvolti per la morte di Antonella, che la sorella “ha fatto il gioco dell’asfissia“. Questo è stato il motivo per cui gli investigatori hanno deciso di indagare sul mondo delle sfide estreme sui social, che la bambina frequentava spesso, caricando i video delle canzoni che cantava o delle acconciature. Le indagini sul caso continuano. Il cellulare di Antonella è stato sbloccato dalla polizia postale di Roma ed è stato rispedito a Palermo. Da un primo esame dei dati non emergerebbe nulla di rilevante e nessun riferimento alla sfida di cui la bambina è rimasta vittima. Sono stati trovati solo alcuni messaggi con le amiche, ma del tutto innocenti.

L’ipotesi su cui stanno indagando le due procure guidate da Francesco Lo Voi e da Massimo Russo, che hanno aperto due fascicoli per “istigazione al suicidio“, è che qualcuno possa averla contattata per proporle quella terribile sfida. Fino al 15 febbraio resta il blocco di TikTok per gli utenti che non hanno confermato la loro età, come deciso dal garante della Privacy, che ha poi aperto anche un fascicolo su Facebook e Instagram, chiedendo ai gestori di dare informazioni sugli account della piccola con lo scopo di scoprire come abbia fatto ad aprire questi profili. TikTok aveva già dichiarato di non avere “riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano aver incoraggiato” alla blackout challenge, ma che avrebbe continuato “a monitorare attentamente la piattaforma come parte del continuo impegno per mantenere la community al sicuro“. Il racconto della sorellina, anche se non sono emersi per il momento messaggi strani sul cellulare, riportano alla sfida dell’asfissia.