Nel 2017 una ragazza nigeriana era stata stuprata in casa dall’ex fidanzato e da due amici a Gavardo, in provincia di Brescia. Dopo 4 anni, il Tribunale ha riconosciuto il reato di stupro di gruppo, condannandoli a 6 anni e 3 mesi di carcere. Al momento però uno dei tre amici risulta irreperibile. La Procura aveva chiesto 7 anni.
Nigeriana stuprata a Brescia: la condanna
All’epoca 20enne, una ragazza nigeriana nel 2017 era stata stuprata tra le mura di casa dall’ex fidanzato e da due amici a Brescia. I tre uomini, suoi connazionali e 24enni, come testimoniato dalla donna l’avrebbero immobilizzata, per poi compiere l’efferato gesto di gruppo. La ragazza in seguito sarebbe fuggita di casa, cercando protezione e aiuti in ospedale, dove ha denunciato il fatto.
Dopo 4 anni di ricerche, indagini e di processi, lo scorso 3 febbraio 2021 il Tribunale di Brescia ha riconosciuto il reato di stupro di gruppo. Una sentenza tanto aspettata dalla vittima, che in questi lunghi 4 anni ha sofferto e temuto per la sua incolumità. Anche la ragazza, infatti è stata chiamata a testimoniare, e in lacrime ha rivissuto quella drammatica scena del 2017.
Ora l’ex fidanzato e i suoi amici dovranno scontare 6 anni e 3 mesi di reclusione. Tuttavia, già dal 2017 uno dei tre carnefici sarebbe scappato, e rimane tuttora un fuggitivo. Gli inquirenti che in questi anni hanno indagato, continuano a ricercare l’altro componente del gruppo per affidarlo presto alla giustizia. Data la gravità, la Procura aveva chiesto 7 anni, ma alla fine la difesa è riuscita a ridurre la pena a 6 anni e 3 mesi.