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Ricciardi risponde alle polemiche: "Se non sono utile mi faccio da parte"

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Walter Ricciardi risponde alle critiche piovute sulla sua testa dopo aver ribadito la necessità di un lockdown totale per contrastare il Covid.

Dopo le polemiche sollevatesi sulla richiesta di un lockdown totale da parte di Walter Ricciardi, lo stesso consigliere del ministro della Salute ha deciso di controbattere in merito, paventando la possibilità di dimettersi se i suoi pareri non dovessero più essere ben accetti. Critiche alle affermazioni di Ricciardi sono infatti arrivate sia dal presidente della Liguria Giovanni Toti che dal leader della Lega Matteo Salvini, che aveva dichiarato: “Mi fido dei medici e degli scienziati. Non mi va bene che questo consulente del ministro dica ‘bisogna chiudere tutto, ne parlerò con il ministro più tardi’”.

Ricciardi risponde alle polemiche sul lockdown

Parlando delle proteste a seguito delle sue dichiarazioni, Ricciardi ha replicato: Chiedono le mie dimissioni? Queste sono considerazioni che lascio alla politica. Se posso essere utile al Paese con i miei consigli, lo faccio a livello internazionale e lo faccio anche in Italia. Altrimenti mi faccio da parte”.

Sull’attuale scenario epidemico in Italia invece, Ricciardi continua a ribadire il rischio elevato delle ultime settimane. Ai microfoni di RaiNews24 ha infatti affermato: “C’è una situazione epidemiologica grave e incompatibile con gli assembramenti. È di fatto pericolosa per l’arrivo di queste varianti che sono molto insidiose sia dal punto di vista della contagiosità, sia della letalità. E sono pericolose anche per la capacità di sfuggire eventualmente al vaccino, come nel caso della variante sudafricana per AstraZeneca. Quindi dobbiamo in questo momento serrare un po’ le fila e scegliere una strategia di aggressione nei confronti del virus, non di inseguimento”.

Infine sulla polemica relativa alla chiusura degli impianti sciistici, Ricciardi ha spiegato che il mancato preavviso nella decisione può essere imputato al passaggio di consegne tra il vecchio e il nuovo governo, ma che in ogni caso: “La situazione epidemiologica prevedeva questo tipo di fenomeno già da ottobre novembre”.