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Monitoraggio ISS, Rt a 0,99: Molise, Emilia Romagna e Campania in zona arancione

Monitoraggio ISS nuovi colori regioni

Mini zone rosse in provincia di Perugia, Terni e Bolzano; Lombardia e Lazio in zona gialla: i nuovi colori delle regioni da domenica 21 febbraio.

L’Rt nazionale è in aumento con una media dello 0,99, 1,07 nel limite superiore: è quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’ISS di venerdì 19 febbraio.

Al termine dell’analisi dell’Istituto e della cabina di regia, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze che spostano in zona arancione a partire da domenica 21 febbraio Emilia Romagna, Molise e Campania. Lombardia e Lazio si confermano, invece, gialle, grazie all’Rt inferiore a 1 che colloca le due regioni in uno scenario di rischio moderato.

Nessuna regione è in zona rossa, ma sono confermate le mini zone rosse locali istituite nei giorni precedenti: le province di Bolzano, di Perugia e parte della provincia di Terni.

I nuovi colori delle regioni

Le regioni in zona gialla:

  • Valle d’Aosta
  • Piemonte
  • Lombardia
  • Veneto
  • Friuli Venezia Giulia
  • Marche
  • Lazio
  • Sardegna
  • Puglia
  • Basilicata
  • Calabria

Le regioni in zona arancione:

  • Provincia autonoma di Trento
  • Liguria
  • Emilia Romagna
  • Toscana
  • Molise
  • Abruzzo
  • Campania
  • Sicilia

ISS chiede il rafforzamento delle misure

A preoccupare gli esperti – in particolare il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi e il dottor Massimo Galli – è l’incidenza delle varianti più contagiose diffuse sul nostro territorio. L’ISS ha constatato un “graduale incremento nell’evoluzione epidemiologica” e un “peggioramento nel livello generale del rischio. Un nuovo rapido aumento nel numero di casi potrebbe rapidamente portare ad un sovraccarico dei servizi sanitari in quanto si inserirebbe in un contesto in cui l’incidenza di base è ancora molto elevata e sono ancora numerose le persone ricoverate per Covid”. Per questo l’Istituto chiede un “rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale“.

Fontana: “La Lombardia resta gialla”

A confermare che la Lombardia resterà in fascia gialla è il governatore Attilio Fontana. Un traguardo che il governatore ha attribuito all’introduzione di “limitazioni localizzate per contenere meglio, tracciare e isolare i piccoli focolai. Azioni mirate a mantenere la Lombardia il più possibile libera da restrizioni“. Il presidente di regione ha però sottolineato che serve ancora “massima attenzione da parte di tutti” e “che arrivino i vaccini“.

Due regioni verso la zona rossa

Lombardia e Lazio dovrebbero restare in zona gialla, come chiesto dai governatori. “L’Rt del Lazio è a 0.95 – ha commentato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato – Aspettiamo le decisioni ma tecnicamente i dati sono da zona gialla”.

Potrebbero invece passare alla zona arancione Molise, Campania ed Emilia Romagna.

Umbria e Bolzano rischiano, infine, di finire in zona rossa.

Per la conferma si attende la decisione della cabina di regia e l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, prevista per il pomeriggio di oggi.

Rt nazionale in crescita

L’Rt medio corrisponde a 0,99 (range compreso tra 0,95 e 1,07), come si apprende da una nota dell’Istituto Superiore di Sanità. Nella settimana tra l’8 e il 14 febbraio l’incidenza dei casi di coronavirus a livello nazionale è cresciuto da 133,13 ogni 100.00 abitanti (dati del periodo 1-7 febbraio) a 135,46 ogni 100.000 abitanti. Secondo l’ISS, si tratta di livelli lontani da quelli “che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti“.

Monitoraggio ISS: nuovi colori delle regioni

Nei giorni scorsi, i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari Regionali Mariastella Gelmini avevano intavolato una trattativa con i governatori per convincere le regioni ad accettare ulteriori restrizioni per evitare che la situazione possa esplodere a causa delle varianti. I Presidenti regionali si sono però mostrati restii all’ipotesi. Fontana aveva infatti già fatto sapere di sperare di non andare in arancione e anche l’assessore alla Sanità del Lazio si era detto convinto che la regione possa rimanere gialla.

Potrebbe infine scattare la prima zona bianca in Valle d’Aosta . Zona bianca possibile anche in Sardegna. Grazie alla diminuzione di contagi e ricoveri le regioni potrebbero tornare ad una quasi normalità sia pur con mascherine e distanziamento.