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I contagi causati dalla pandemia da coronavirus aumentano in alcune aree specifiche dell’Italia: in Sicilia, infatti, due comuni in provincia di Palermo sono stati riclassificati in zona rossa.
Covid, Palermo: due comuni riclassificati in zona rossa
Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha firmato un’ordinanza che colloca in zona rossa San Cipirello e San Giuseppe Jato, due comuni situati in provincia di Palermo. L’iniziativa è stata varata in collaborazione con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Le note pervenute alla Regione da parte dei Comuni e i dati registrati dal dipartimento di Prevenzione dell’Asp hanno indotto il Governatore ad intervenire tempestivamente per «salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del coronavirus nei due centri» segnalati.
Pertanto, San Cipirello e San Giuseppe Jato sono stati trasferiti in zona rossa per un periodo di due settimane ovvero da giovedì 25 febbraio a giovedì 11 marzo 2021.
I divieti imposti dall’ordinanza del Governatore Musumeci
L’ordinanza firmata dal Governatore Musumeci prevede che nei comuni di San Cipirello e San Giuseppe Jato venga applicato il divieto di accedere e di allontanarsi dal territorio comunale sia con mezzi privati che con mezzi pubblici, a patto che tali spostamenti non siano motivati da comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità.
Vietato anche circolare, sia con mezzi pubblici o privati che a piedi, a meno che non vi siano comprovate esigenze di lavoro, di salute, situazioni di necessità relative, ad esempio, all’acquisto di beni alimentari o al ricorso ad attività e servizi non sospesi.
Disposta la chiusura, poi, scuole di ogni ordine e grado, di uffici pubblici e di negozi che operano nel commercio al dettaglio, a eccezione delle strutture che vendono beni di prima necessità e generi alimentari.
Vengono chiusi, infine, outlet e centri commerciali, a esclusione degli esercizi commerciali al dettaglio.
Comuni in zona rossa: concessioni e strutture aperte
Le limitazioni imposte a livello regionale per i due comuni di Palermo si accompagnano ad altre iniziative varate a tutela dei cittadini. A questo proposito, resta consentito il transito verso e fuori da San Cipirello e San Giuseppe Jato al fine di raggiungere la propria abitazione per tutti coloro che lavorano nel settore assistenziale svolgendo compiti legati alla gestione dell’emergenza sanitaria e per gli operatori sanitari e sociosanitari. Allo stesso modo, possono entrare e uscire dai comuni beni e servizi essenziali, prodotti alimentari e prodotti sanitari.
Ancora, viene garantito il transito per adempiere alle operazioni indispensabili per la cura e l’allevamento degli animali e nel caso in cui ci si occupi di attività imprenditoriali inderogabili legate, ad esempio, al ciclo biologico delle piante.
Restano aperte, poi, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai che, tuttavia, verranno chiuse al pubblico nei giorni festivi.
La vendita di beni alimentari, con consegna a domicilio, sarà sempre consentita, al pari del commercio di combustibili finalizzati ad uso domestico per il riscaldamento degli ambienti.