Il direttore dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, si è recentemente trovato al centro di alcune polemiche in seguito alla pubblicazione di un post su Facebook.
Covid, Vaia e il post d’accusa su Facebook
Sul suo account Facebook, il direttore Francesco Vaia ha diffuso un criptico messaggio a tema coronavirus attraverso il quale ha dichiarato quanto segue:
Senza tentennamenti.
Senza scorciatoie ma anche senza alchimie propagandistiche.
Non inseguiamo le varianti, studiamole; non assecondiamo chi auspica e lavora perché non abbia mai fine.
Con forza e determinazione, in Europa e dappertutto.
Senza preclusioni e con lo sguardo dritto all’obiettivo vero: salvare le persone, tornare alla normalità.
La spiegazione del direttore Francesco Vaia dopo le poleminche
Il post pubblicato dal direttore dell’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e ripreso da Repubblica denuncia la mancanza di un reale e genuino interesse relativo alla definitiva sconfitta del SARS-CoV-2. Per questo motivo, le affermazioni del direttore Vaia hanno scatenato la nascita di svariate polemiche e di molteplici congetture che hanno spinto il professionista a chiarire il senso delle sue parole.
L’esperto, infatti, ha ribadito la necessità di non diffondere il panico tra i cittadini italiani con lo spettro delle variantiCovid e di lavorare intensamente per portare le case farmaceutiche che producono i vaccini a rispettare gli accordi inizialmente stipulati con l’Italia. Inoltre, il dottor Francesco Vaia ha anche spiegato:
La riduzione della contagiosità nella popolazione di ottant’anni e nel perso sanitario ci dice una cosa inequivocabile: il vaccino è una strategia fondamentale per uscire dalla pandemia, insieme alle terapie innovative come gli anticorpi monoclonali. Cosa dobbiamo fare: una sola cosa. Senza distrazioni, dritti all’obiettivo. Bisogna approvvigionarsi di più dosi di vaccino. Bisogna far rispettare i patti contratti in sede europea con le aziende farmaceutiche. In una fase di emergenza come questa attuare una moral suasion perché si superi il brevetto e venga concesso per esempio a industrie italiane di produrre il vaccino. Bisogna anche superare la logica geopolitica: se un vaccino è sicuro ed efficace bisogna acquisirlo immediatamente. Se lavoriamo in questa direzione usciremo dalla pandemia, diversamente si allungheranno di moltissimo i tempi.