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Covid, ospedale Cardarelli al collasso: barelle nel Pronto Soccorso

Cardarelli barelle Pronto Soccorso

L'ospedale Cardarelli di Napoli torna a riempirsi: decine i pazienti sistemati sulle barelle in pronto Soccorso in attesa di ricevere assistenza.

L’ospedale Cardarelli di Napoli torna al collasso a causa di un incremento degli ingressi di pazienti positivi al coronavirus: le immagini mostrano decine di barelle sistemate all’ingresso del Pronto Soccorso e in ogni spazio delle aree mediche allestite al piano terra dell’edificio in attesa che gli operatori possano visitare i pazienti.

Ospedale Cardarelli: barelle nel Pronto Soccorso

Nella sola giornata di giovedì 4 marzo i soggetti sistemati sulle lettighe, adattate ai ricoveri pur non essendo posti letto, erano un centinaio. Si tratta di pazienti negativi al tampone rapido che, in attesa di giungere nel reparto di destinazione, arrivano a sostare anche diversi giorni sui cosiddetti letti tecnici. Una situazione causata non solo dall’aumento degli accessi nella struttura, complice l’aumento dei contagi e di conseguenza dei casi che necessitano di ospedalizzazione, ma anche dalla presenza di un reparto fantasma.

Dall’inizio dell’emergenza i locali al piano terra del Pronto Soccorso ospitano infatti anche i ricoverati del reparto di Osservazione Breve Intensiva che ha soltanto 20 posti a disposizione. Ciò si traduce nel fatto che gli ospiti di quel reparto che non trovano posto al piano superiore vengono sistemati nel Pronto Soccorso aggiungendo così altre barelle a quelle già presenti.

Il direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo ha spiegato che nelle ultime due settimane il numero di ricoveri Covid si è stabilizzato e l’ospedale è pieno ma non al collasso perché può contare sui trasferimenti dei pazienti positivi nei presidi dell’Asl Napoli 1 e presso il Policlinico Federiciano. Quanto alla presenza delle barelle nel Pronto Soccorso, ha affermato che “il presidio sta garantendo tutte le prestazioni assistenziali sebbene con posti ridotti causati dall’accorpamento dei reparti per creare spazi e degenze destinate agli ammalati Covid“.