> > Covid, Crisanti: “Il Progetto Ferrara aiuterà a uscire dall’emergenza”

Covid, Crisanti: “Il Progetto Ferrara aiuterà a uscire dall’emergenza”

Crisanti progetto Ferrara

Il Progetto Ferrara dal nome della città dove parte la sperimentazione permetterebbe una maggiore tempestività nei rintracciamenti dei contagi.

Il Progetto Ferrara si propone come un’evoluzione del metodo già sperimentato nel 2020 nel comune padovano di Vo’ Euganeo. Lo ha presentato così il microbiologo dell’università di Padova Andrea Crisanti che in un’intervista al “Resto del Carlino”, ha parlato in modo approfondito di un progetto attualmente in via sperimentale che potrebbe essere impiegato non solo in ambito territoriale, ma anche regionale e nazionale.

Il sistema che è stato adottato anche in altri Paesi come Corea e Nuova Zelanda consiste nell’assegnazione di un codice che cambierà giornalmente “sulla base dell’andamento dell’epidemia”. Tale codice sarà trasmesso poi ai contatti del soggetto. Fondamentale in questa fase – ha spiegato Crisanti che i cittadini vengano coinvolti attivamente.

Covid, Crisanti presenta il Progetto Ferrara

“Sarà un autentico cambio di paradigma. Sperimenteremo a Ferrara un’evoluzione del metodo utilizzato con successo nel 2020 a Vò Euganeo”. Lo ha definito così Andrea Crisanti il Progetto Crisanti, un progetto innovativo che dovrebbe partire a breve nella città estense nei prossimi giorni. Intervistato a “Il Resto del Carlino” Crisanti su questo progetto ha anticipato: “al contagiato sarà assegnato un codice, che cambierà di giorno in giorno per valutare l’andamento dell’epidemia; questo codice potrà essere trasmesso alla rete delle sue relazioni, dai familiari ai colleghi di lavoro sino agli amici”.

Fondamentale quindi la collaborazione attiva di cittadini e istituzioni con l’attività di testing che verrà ulteriormente potenziata “grazie alla collaborazione tra Ausl, Toscana Life Sciences di Siena e Università di Padova, almeno mille in più ogni giorno“. Ha dichiarato infine: “Sono convinto che la popolazione sia disposta a fare quest’ultimo sforzo, per poter tornare a vivere in maniera più serena. Non voglio dire che si arriverà come ad Auckland, dove si gira senza mascherina, ma sicuramente faremo un grande salto in avanti”.