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Curcio: "Troppi senza prenotazione per la vaccinazione, priorità ad anziani e fragili"

Curcio troppi senza prenotazione

Secondo Fabrizio Curcio sono ancora troppi i cittadini senza la prenotazione del vaccino: l'obiettivo è mettere in sicurezza anziani e fragili.

Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha fatto il punto sulla campagna vaccinale spiegando che sono molti i cittadini che mancano all’appello e che non hanno effettuato la prenotazione: “Persone anziane o povere non raggiunte dalle informazioni? Vecchi senza figli che possano aiutarli? No vax? Possiamo chiamarli i dispersi e una delle nostre funzioni è quella di ritrovarli e portarli alla vaccinazione”.

Curcio: “Troppi senza prenotazione”

Intervistato da Repubblica, Curcio si è inizialmente dicharato contrario all’idea di una sanità centralizzata a livello statatale e affermato che la forza risiede nelle microautonomie territoriali: “Sono loro a conoscere il territorio, noi abbiamo l’onere di tenere un filo comune, usare un linguaggio valido per tutti“. Quanto al caso AstraZeneca, ha affermato che se viene a mancare la fiducia dei cittadini è impossibile realizzare anche la più grande vaccinazione di massa mai progettata.

Quanto alla campagna in sè, ha sottolineato come si sia vista un’accelerazione ma molto lenta. Questo perché non ci sono abbastanza vaccini per far girare la macchina al massimo e andare oltre le 315 mila somministrazioni al giorno. Ma con le nuove consegne si potrebbe anche arrivare a 600.

Per ciò che riguarda le categorie prioritarie, Curcio si è detto convinto che l’età e la fragilità debbano essere i criteri per procedere con le vaccinazioni. “Dobbiamo salvare vite, mettere in sicurezza gli anziani e i fragili. Come si può convivere con 358 morti al giorno? Si è diffuso un cinismo della tabella, la conta quotidiana ci fa perdere il senso delle tragedie“, ha affermato. Solo quando avremo messo in sicurezza gli over 80, gli over 70 e anche gli over 60 si potrà secondo lui ragionare su un piano vaccinale più flessibile e uscire dalla rigidità anagrafica.