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Decalogo Altroconsumo: i 10 consigli da seguire per contrastare i rincari

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Altroconsumo ha diffuso un decalogo di consigli da seguire per contrastare i rincari mentre si effettuano le spese di tutti i giorni.

Altroconsumo ha diffuso un decalogo di consigli da seguire per contrastare i rincari mentre si effettuano le spese di tutti i giorni.

Decalogo Altroconsumo: i 10 consigli da seguire per contrastare i rincari

Per fare fonte ai rincari che hanno colpito il settore dell’energia e dei carburanti e l’impennata dei costi di gas e benzina seguiti allo scoppio della guerra in Ucraina, Altroconsumo ha deciso di stilare un decalogo per i consumatori italiani. In particolare, sono stati forniti dieci consigli da mettere in pratica nel quotidiano per contrastare le spese e proteggere il portafoglio dai rincari.

Nello specifico, i consigli di Altroconsumo possono essere riassunti come segue.

1. Quando si fa la spesa, si può risparmiare con i prodotti non di marca (senza rinunciare alla qualità)

In merito al primo consiglio, Altroconsumo ha sottolineato: “La qualità non è solo nei prodotti di marca, spesso più costosi. Recentemente abbiamo analizzato i risultati dei nostri ultimi test per vedere come sono andati i vari tipi di prodotti (di marca, private label e a marchio del discount). Abbiamo considerato i 299 prodotti venduti nella grande distribuzione che, tra luglio 2019 e luglio 2021, hanno ottenuto i risultati migliori (si va dalla pasta al tonno, dai detersivi alle creme, fino al cibo per cani). Se andiamo a vedere i prodotti che si aggiudicano il nostro titolo di Miglior Acquisto – cioè i prodotti che uniscono un buon prezzo a una qualità almeno buona – nel 45% dei casi si è trattato proprio di prodotti con il marchio del discount. Anche i prodotti private label, cioè con il marchio commerciale della catena, ottengono buoni risultati nei nostri test e solitamente costano meno”.

2. Preferire il discount o scegliere bene la catena e il punto vendita meno caro

Su questo punto, l’associazione di consumatori e utenti ha spiegato: “La nostra ultima indagine sui supermercati conferma che è il discount il re del risparmio: le prime otto posizioni della nostra classifica con la spesa più economica in assoluto sono occupate da questo tipo di catene, che – nel tempo – hanno visto anche una modernizzazione dell’offerta: maggiore scelta e punti vendita più curati. Considerando che la spesa media delle famiglie al supermercato è stata di circa 6.800 euro nel 2020, abbiamo calcolato che in media le famiglie italiane potrebbero risparmiare fino a un massimo di 1.700 euro all’anno sulla spesa passando ai prodotti più economici del discount.

Anche se preferisci la spesa di marca al supermercato è possibile risparmiare parecchio scegliendo la catena giusta e il punto vendita più economico della propria città. A dimostrarlo è sempre la nostra indagine supermercati. Quanto alle catene – passando alle insegne più convenienti individuate – abbiamo calcolato un risparmio che può arrivare a 1.400 euro circa all’anno per una famiglia di 4 persone. Quanto al punto vendita nella propria città (ne abbiamo visitate 70 nell’indagine), il risparmio sulla spesa annua può arrivare fino al 20% scegliendo il punto vendita più economico invece di quello più caro. Risparmi così elevati sono possibili però soprattutto nelle città del Nord-Est, mentre il dato cala drasticamente nelle città dove c’è meno concorrenza tra punti vendita, tutte al Centro Sud Potenza, Pesaro, Pistoia, Sassari, Reggio Calabria, Foggia, sono le città in cui abbiamo rilevato un risparmio annuo di circa il 2%: anche cambiando supermercato i prezzi restano sempre allo stesso livello e comunque piuttosto cari”.

3. Imparare a leggere la bolletta e a tenere sott’occhio i costi

A proposito delle bollette, l’associazione ha precisato: “La bolletta non va solo pagata, va anche letta. Quanto consumiamo? Che prezzi ci applicano? Le informazioni, generalmente, sono nella seconda pagina delle bollette. Le forniture di luce e gas sono servizi essenziali, ma ormai molto costosi: dobbiamo tenerli sotto controllo. Se si vuole risparmiare bisogna prendere l’abitudine di verificare i prezzi almeno una volta all’anno: le informazioni che recuperiamo sulla bolletta, possono essere usate ad esempio per fare un calcolo esatto dei propri consumi e scoprire attraverso il nostro compratore di tariffe luce e gas se ci sono offerte più vantaggiose in base al nostro tipo di consumo”.

4. Imparare a cambiare provider di energia quando non è più conveniente

Per contrastare efficacemente i ricari, poi, Altroconsumo ha affermato: “Come in altri servizi (ad esempio quello delle polizze RC auto) siamo in grado di fare preventivi, così dobbiamo fare anche per luce e gas. Impariamo a valutare le offerte e, nel caso, cambiare. Spesso cambiare fornitore non è un processo agevole e molti rinunciano. È vero, ma mai come ora ne vale la pena, viste le spese in arrivo. E ricordiamoci che dobbiamo essere noi a scegliere: se di chiamano ad esempio al telefono per cambiare provider, mai farlo d’impulso fidandoci di quello che ci dicono semplicemente a voce. Facciamoci inviare le condizioni contrattuali, e impariamo a usare i documenti allegati, come la scheda sintetica, per valutare la stima della spesa annua prevista da una determinata offerta. Con queste informazioni potremo poi fare un confronto con altre offerte e capire se l’offerta che ci hanno proposto è davvero conveniente”.

5. Non eccedere con il riscaldamento: basta abbassare di 1 grado per risparmiare

In merito al quinto consumo in elenco, l’associazione ha scritto: “È buona norma limitare le temperature in casa a 20 °C nella zona giorno e a 16-18 °C nella zona notte. Riducendo di un grado la temperatura si risparmia circa l’8% della spesa in bolletta. Considerando ad esempio un consumo di 1.100 metri cubi di gas si tratta mediamente di ben 120 euro all’anno per ogni grado in meno”.

6. Usare gli elettrodomestici nella maniera corretta

Su questo punto, Altroconsumo ha illustrato: “Può sembrare banale, ma per risparmiare sulla bolletta della luce, occorre imparare a utilizzare gli elettrodomestici che abbiamo in casa nel modo corretto.

  • Forno: consuma molto (quello a gas un po’ meno), ma se riesci a fare una cottura combinata con fornelli o microonde puoi risparmiare su tempi e bolletta, in alternativa valuta di acquistare un modello combinato. Evita i modelli più grossi, di larghezza 90, perché per scaldarli si usa il 150% di energia in più rispetto al modello da 60 cm. Ricorda di non metterlo accanto al frigo e di pulirlo periodicamente (eviterai di usare funzioni pulizia che sono molto energivore); sfrutta il calore latente ovvero spegni il forno 15 minuti prima che sia finito il tempo di cottura e lascia la teglia nel forno caldo fino a che il tuo piatto non sarà pronto.
  • Lavastoviglie: usala a pieno carico utilizzando il lavaggio eco anche se è più lungo: avrai un risparmio annuo, considerando 5 utilizzi a settimana, di 14 euro. Se sei di fretta utilizza un programma normale, ma con temperature più basse e escludi l’asciugatura che è una fase estremamente energivora, puoi farlo con apposito comando oppure spegnendo l’elettrodomestico quando ha finito il risciacquo.
  • Frigorifero: non inserire cibi caldi ed evita di stare spesso con il frigo aperto (quando sistemi la spesa usa se disponibile funzione dedicata). In più tenere il frigo ordinato garantisce migliori prestazioni perché circola più aria. E se il tuo frigo non è un no frost, ricordati di sbrinare regolarmente il freezer.
  • Lavatrice: anche in questo caso usala sempre a pieno carico (avrai un risparmio annuo di 12-13 euro passando da 4 a 3 utilizzi settimanali), prediligi temperature basse (30-40 °C) dato che i detersivi per il bucato sono efficaci e scegli il programma eco. Inoltre verifica i consumi reali della tua lavatrice perché spesso la classe energetica dichiarata non va di pari passo con il reale profilo di utilizzo.
  • Climatizzatori: impostali a una temperatura non inferiore ai 6 gradi rispetto a quella dell’ambiente esterno; se l’afa e l’umidità sono notevoli, prediligi il la modalità deumidificatore e ricordati di fare la manutenzione periodica.

Ricorda poi che riempiendo e facendo lavorare a pieno carico i grandi elettrodomestici e quindi riducendo il numero di lavaggi si può risparmiare circa un euro al mese per ogni apparecchio. Tra lavatrice, asciugatrice e lavastoviglie si tratta di circa 36-40 euro all’anno. In generale, scegli elettrodomestici efficienti e valutane la sostituzione se sono troppo vecchi: ad esempio, passare da un frigorifero di 15-20 anni fa a uno combinato attualmente sul mercato in classe C permette un risparmio stimato di 105 euro l’anno”.

7. Scegliere lampadine che consumano meno e quelle più indicate per ogni stanza

A questo proposito, l’associazione dei consumatori ha precisato: “Lo sai che se compri la lampadina giusta puoi risparmiare sulla bolletta della luce? Scegli preferibilmente le lampadine LED: hanno bassi consumi, durano molto e sono quelle che consumano meno di tutte (spesa annua media di 2 euro per 1000 ore). Tuttavia per ogni stanza della casa c’è una lampadina LED adatta: ecco quale potenza è meglio usare stanza per stanza. 

  • Camera: per il soffitto scegli una lampadina a LED da 10W e per il comodino da 3-5W.
  • Bagno: per il soffitto usa una lampadina LED da 15-20W e per lo specchio da 10W.
  • Cucina: per il soffitto la più adatta è una da 15-20W, per i fornelli da 5-10W e per il piano da lavoro una LED da 8-10W.
  • Salotto: per il soffitto è ottimale una lampadina LED da 15W, per il tavolo sempre una LED ma da 6-8W e per gli angoli da lavoro 5-10W.
  • Ripostiglio: è sufficiente una lampadina led da 10W.

Più in generale, usa la luce migliore per l’attività che stai facendo: se sei alla scrivania basta una luce puntale invece di illuminare tutta la stanza. Anche se hai lampadine efficienti spegni la luce quando non ti serve e sempre quando esci dalla stanza, non è vero che le lampadine si danneggiano e risparmierai energia”.

8. Alla pompa di benzina è meglio preferire la modalità “self” a quella “servito”

Su questo argomento, è stato spiegato che: “Se è vero che ogni regione italiana e ogni singola stazione di servizio applica prezzi differenti, è anche vero che, potendo scegliere, la modalità self è sempre meno cara del servito. E questo vale tanto per la benzina quanto per il gasolio. In base alle nostre ultime rivelazioni, ci sono provincie italiane in cui il prezzo medio in modalità self arriva ad essere anche il 9% meno caro di quello servito”. 

9. Non fare rifornimento in autostrada e guardare sempre i prezzi esposti

Nello specifico, Altroconsumo ha precisato: “Il prezzo medio in autostrada è sempre superiore al prezzo medio praticato nelle stazioni cittadine o sulle grandi strade non autostradali. In ogni caso, il mercato dei carburanti è un mercato locale e quindi bisogna valutare caso per caso. Ad esempio, notoriamente le ‘pompe bianche’ sono sinonimo di convenienza; tuttavia la nostra analisi ci dice che non sempre è così. Ci sono province in cui il prezzo medio per le pompe bianche è inferiore al prezzo medio generale (con risparmi anche del 4% circa), in altre, invece, il prezzo medio generale è inferiore rispetto al prezzo medio specifico delle pompe bianche. Per questo è sempre importante scegliere controllando i prezzi esposti”.

10. Tenere l’auto in condizioni ottimali. Fare manutenzione

Su questo ultimo consiglio, infine, l’associazione ha affermato: “La manutenzione periodica (anche dopo il periodo di garanzia) della propria automobile non serve solo a mantenere l’efficienza del motore, ma anche a minimizzare i consumi. In particolare se i componenti essenziali del sistema di accensione, iniezione e alimentazione non lavorano in perfetta efficienza i consumi possono aumentare anche del 10-20%. Vediamo quali elementi incidono, se trascurati, sui consumi di carburante.

  • Filtri aria. I filtri dell’aria devono essere cambiati o puliti periodicamente. Un intasamento del filtro può causare un incremento dei consumi di carburante fino al 10%.
  • Olio. Ricorda che sostituire l’olio periodicamente non solo è fondamentale per la vita del motore ma anche per i consumi. L’olio ha potere lubrificante e pulente, la riduzione dei consumi con una corretta manutenzione arriva anche al 3%. Va cambiato tenendo conto delle indicazioni della casa produttrice (in generale ogni 20–30 mila km): è inutile cambiarlo troppo spesso spesso. Ma è bene verificare il livello almeno ogni 6 mesi.
  • Emissioni. Fai controllare le emissioni, sono il primo indice di una carburazione non ottimale. Emissioni inquinanti e consumi di carburanti vanno di pari passo: un’auto con emissioni fuori dalla norma ha in media un consumo di carburante superiore del 4–5%. Se poi il sensore ossigeno è danneggiato oltre al problema dell’inquinamento i consumi possono aumentare fino al 40%.
  • Pneumatici. Sono importantissimi per la sicurezza, ma non tutti sanno che un pneumatico sgonfio, o meglio con un valore di pressione inferiore a quello ottimale, fa consumare di più e abbrevia la vita del pneumatico stesso. I pneumatici perdono “naturalmente” pressione, attraverso piccole perdite costanti non facilmente identificabili. Tuttavia per ogni 0,2 bar di pressione persa, il consumo di carburante aumenta dell’1-2%. Anche la convergenza non ottimale influisce sul consumo di carburante: meglio farla controllare periodicamente.

Quando puoi invece dell’auto preferisci mezzi più leggeri (moto, scooter, bici) magari elettrici oppure a trazione muscolare”.