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Decreto Pnrr, approvata la fiducia alla Camera: 196 voti a favore, 147 contrari e 5 astenuti

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Al termine del dibattito alla Camera, la fiducia sul decreto Pnrr è stata approvata dai deputati con 196 sì e 147 no.

La fiducia sul decreto Pnrr è stata approvata alla Camera dei deputati: la misura è passata con 196 voti favorevoli, 147 voti contrari e 5 astenuti.

Decreto Pnrr, approvata la fiducia alla Camera: 196 voti a favore, 147 contrari e 5 astenuti

Montecitorio ha approvato la fiducia posta dal Governo sul decreto Pnrr, approvando il testo già licenziato dal Senato. L’esito delle votazioni, effettuate al termine delle dichiarazioni di voto, è stato comunicato nel tardo pomeriggio di mercoledì 19 aprile. Il voto finale sul decreto è atteso per giovedì 20 aprile, dopo l’esame degli ordini del giorno.

Il provvedimento mira a semplificare le procedure per attuare alcuni progetti e modifica la governance del Pnrr. A questo proposito, è prevista l’istituzione della Strutture di missione del Piano presso la Presidenza del Consiglio, nel Dipartimento guidato dal ministro Raffaele Fitto. L’organismo si occuperà di coordinare le attività di realizzazione dei progetti, fungendo da punto di contatto nazionale per l’attuazione del Pnrr e per i rapporti con Bruxelles.

Il contenuto del testo approvato a Montecitorio

Con il decreto, è prevista la soppressione dell’Agenzia per la coesione territoriale: le sue competenze transiteranno anch’esse al Dipartimento diretto da Fitto presso il quale sarà costituito un nucleo speciale. Secondo quanto riferito dal ministro in occasione del suo intervento alla Camera, l’obiettivo è quello di mettere a sistema ed efficientare l’uso delle risorse del Pnrr con quelle delle politiche di coesione.

In merito al testo approvato in Cdm, il Senato in prima lettura ha apportato svariate misure tra le quali quelle relative figurano la riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni, il contributo di 40 milioni di euro ai gestori di SPid, la stabilizzazione del personale che opera su progetti europei, la possibilità di affidare a pensionati incarichi di vertice negli enti delle pubbliche amministrazioni, il piano per il posizionamento di defibrillatori in vista del Giubileo del 2025, la proroga al 31 dicembre 2023 per l’attuazione della legge Cartabia sull’ordinamento giudiziario.