Potrebbe essere una giornata decisiva per fare luce su uno dei casi più discussi della cronaca italiana. Nelle ultime ore, tre figure centrali del delitto di Garlasco — Alberto Stasi, Marco Poggi e Andrea Sempio — sono stati convocati per essere interrogati dagli inquirenti. Un fitto calendario di audizioni che potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini.
Tuttavia, è arrivato un colpo di scena inatteso che ha sorpreso tutti i presenti, riaccendendo dubbi e ipotesi attorno al mistero che da anni avvolge l’omicidio della giovane.
Delitto di Garlasco, tre interrogatori in un giorno: Alberto Stasi arriva in aula
Alberto Stasi è arrivato al Tribunale di Pavia, dove è atteso per un’interrogatorio nell’ambito della doppia convocazione. Stasi, condannato definitivamente a 16 anni di carcere, è attualmente in regime di semilibertà. L’ex accusato ha fatto il suo ingresso nel Palazzo di giustizia utilizzando la porta carraia sul retro, senza scendere dalla vettura.
“Alberto è sereno. Risponderemo a tutto quello che ci verrà chiesto. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo”, ha dichiarato il legale Antonio De Rensis.
Poi, l’avvocato ha aggiunto:
“Non so se questa storia verrà riscritta, so solo che la stiamo ridisegnando. Non so dire dove questo disegno ci porterà. C’è molta fiducia e rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, nè su tesi strampalate. È un’indagine molto razionale e molto seria. Stiamo lavorando, cercando di dimostrare che le cose sono andate in maniera diversa”.
Delitto di Garlasco, tre interrogatori in un giorno: colpo di scena di Andrea Sempio
Andrea Sempio non si è presentato all’appuntamento fissato presso il Tribunale di Pavia. È stato atteso a lungo, ma – salvo eventuali motivazioni che potrebbero essere comunicate in seguito – al momento non è più previsto il suo intervento nella giornata odierna, in cui sono invece convocati Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni e attualmente in regime di semilibertà.
Nel frattempo, Angela Taccia, uno dei due avvocati che assistono Sempio, ha pubblicato un messaggio enigmatico sul proprio profilo Instagram: “Guerra dura senza paura“, accompagnato dall’espressione ironica “CPP We love you”, in riferimento al Codice di Procedura Penale.
Stando a quanto riportato da Repubblica, la difesa avrebbe fatto leva sull’articolo 375 del codice per sottrarsi all’interrogatorio.