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Disastro Pollino: Giorgio, "Mi sono aggrappato a una roccia"

Pollino

Giorgio, 30 anni, è uno dei sopravvissuti alla tragedia del Pollino. "Mi ritengo un privilegiato: io posso raccontare questa storia".

Giorgio ha 30 anni, è un libero professionista ed è uno degli escursionisti sopravvissuto alla piena del torrente a Raganello. Dopo il disastro del Pollino, ha trovato la forza di raccontare la sua incredibile storia: “Davanti a quel muro d’acqua che in un attimo mi ha quasi sovrastato, ho avuto una sola reazione: aggrapparmi alle rocce con tutta la disperazione possibile. E’ stata la mia salvezza”. Inoltre ha aggiunto: “Mi ritengo un privilegiato. Questa storia io la posso raccontare, per alcune delle persone che erano con me e che sono state travolte dalla furia delle acque non è la stessa cosa”.

Sopravvissuto al disastro del Pollino

Mentre il numero delle vittime della tragedia del Pollino sale drammaticamente a 10, si cominciano a diffondere i primi racconti dei sopravvissuti. Tra questi c’è Giorgio, un ragazzo di trent’anni alla sua prima escursione nelle Gole di Raganello. Qui avrebbe voluto solo trascorrere una piacevole giornata immerso nella natura, la stessa che invece ha deciso di metterlo a dura prova.

“Quell’onda – racconta Giorgio – che è montata in pochi istanti fino a raggiungere il metro e mezzo di altezza, non la potrò dimenticare mai più. In quel momento, ed è stata forse la mia fortuna, non ho pensato ad altro che aggrapparmi con tutte le mie forze alle rocce degli scogli. Sarà stato quello che si chiama istinto di sopravvivenza”.

Segni della tragedia su tutto il corpo

Giorgio ha ancora i segni, graffi e contusioni su tutto il corpo, della tragedia vissuta nella zona sottostante il ponte del Diavolo, una delle mete più battute dagli escursionisti del Pollino e oggi teatro di questa terribile tragedia. L’ondata di piena è arrivata all’improvviso e il livello del torrente ha raggiunto immediatamente i due metri e mezzo: impossibile rendersene conto e mettersi al riparo. ”

Sono stati – ha proseguito Giorgio, scandendo le parole, quasi a voler dare loro il peso di una tragedia che ha spazzato via affetti e legami – attimi terribili che sono sembrati interminabili”.

La polemica

Intanto, c’è chi si interroga sulla prevedibilità di questi disastro. Il Capo dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, infatti ha dichiarato: “C’era l’allerta gialla e ricordo che con l’allerta gialla ci possono essere anche dei morti”. Un evento, quindi, che in qualche modo era prevedibile. Al centro della polemica, inoltre, vi è il sistema di accessi alle Gole: secondo il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, questa tragica vicenda obbliga le istituzioni a farsi carico del problema di un’appropriata regolamentazione delle attività nella valle del Raganello.

Intanto, la procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti, ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.