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Incidente Air India, le ultime drammatiche parole del pilota: "Non c'è spinta, non c'è potenza"

Air India pilota

Il pilota ha lanciato l'allarme alla torre di controllo quando ormai aveva già perso il controllo del velivolo

Sumeet Sabharwal, il pilota dell’Air India che si è schiantato al suolo poco dopo il decollo, aveva provato a lanciare l’allarma alla torre di controllo. Ecco le sue ultime drammatiche parole.

Disastro Air India: le cause dell’incidente

Si sta ancora indagando per capire come mai il volo Boeing 787 Dreamilner di Air India sia precipitato subito dopo il decollo dall’aeroporto indiano Sardar Vallabhbhai Patel intorno alle ore 13.40 del 12 giugno 2025, in quello che è stato uno dei più gravi incidenti aerei degli ultimi anni.

Erano 242 le persone a bordo dell’aereo, una sola si è salvata, un uomo di 40 anni, britannico, Ramesh Vishwaskumar. L’aereo, inoltre, si è schiantato in una zona residenziale provocando ulteriori vittime. Il pilota, prima che l’aereo precipitasse, avrebbe mandato un segnale d’allarme alla torre di controllo.

Disastro Air India, l’allarme del pilota prima di precipitare: le ultime parole

Secondo quanto riferito da fonti attendibili a India Today, il pilota dell’Air India precipitato dopo il decollo, Sumeet Sabharwal, aveva lanciato l’allarme alla torre di controllo. La comunicazione era molto debole, ma il pilota avrebbe detto “Mayday.. Mayday… Mayday. Non c’è spinta, impossibilitati a salire.” Pochi secondi dopo l’aereo si è schiantato al suolo.