> > Arriva il Dmau, il pillolo maschile privo di rischi

Arriva il Dmau, il pillolo maschile privo di rischi

Dmau

Arriva il Dmau, altresì detto il "pillolo", anticoncezionale maschile.

Si chiama Dmau, ed è la nuova frontiera per gli anticoncezionali maschili. Altresì definito il “pillolo”, si tratta di una reale novità che, a quanto pare, non ha, per il momento, alcuna controindicazione. Almeno agli studi attualmente effettuati.

Dmau, il pillolo maschile sicuro e innovativo

Nel caso in cui gli studi andassero a buon fine e il Dmau venisse messo in commercio, si tratterebbe di una nuova frontiera nella contraccezione per via orale, che non sarebbe più ad appannaggio esclusivo delle donne. Il nuovo studio condotto sul pillolo, inoltre, ha dimostrato che una compressa al giorno del farmaco, ancora sperimentale, è sicura e, soprattutto, funziona.

Il nuovo pillolo ha anche un nome scientifico, ovvero dimetandrolone undecanoato, o più semplicemente Dmau. Così come per la maggior parte delle pillole contraccettive femminili, anche questa contiene una combinazione di ormoni: un androgeno, come il testosterone, e un progestinico.

Il Dmau rappresenta, come è facile immaginare, un essenziale passo avanti per quanto riguarda lo sviluppo di una pillola maschile da assumere quotidianamente, una volta al giorno. Così, infatti, ha spiegato Stephanie Page, della Washington University di Seattle, ovvero la principale autrice dello studio, recentemente presentato al meeting annuale dell’Endocrine Society a Chicago.

Dmau

Superati i test di sicurezza

La ricerca, che in questi ultimi anni ha progredito in maniera notevole, ha segnato grossi passi avanti. Allo stato attuale, infatti, i ricercatori sono riusciti a superare alcuni tra gli ostacoli più complessi per tutti coloro che stanno compiendo gli studi atti a sviluppare il “pillolo” in piena sicurezza.

Si sono infatti presentate, negli anni, una serie di controindicazioni, tra queste, tra le più gravi, si era verificata la tendenza, delle forme orali disponibili di testosterone, a causare l’infiammazione del fegato.

La Ricerca continua a progredire

Come spesso accade, comunque, nonostante sia stato fatto un notevole passo avanti con la messa a punto del Dmau, gli studiosi del campo continuano a cercare medicinali alternativi. Si tratta, in questo caso, di altri contraccettivi maschili, però non ormonali.

Allo stato attuale, infatti, sono ancora in fase di sviluppo, e la ricerca continua presso la Parsemus Foundation di Berkley, in California e presso l‘Università del Minnesota e, ancora, anche presso il Centro medico dell’Università del Kansas.

I primi due istituti sono riusciti a creare, e anche a testare con successo, Vasalgel, ovvero un materiale spugnoso che deve essere iniettato all’interno del dotto deferente che impedisce il passaggio degli spermatozoi. Nel centro medico del Kansas, invece, è stato scoperto che la ouabaina, sostanza usata nelle frecce avvelenate dei cacciatori africani, può immobilizzare gli spermatozoi.

I ricercatori, comunque, sono ancora molto cauti perché il fine ultimo non è quello di rendere definitivamente inattivi gli spermatozoi, ma far sì che ciò avvenga solo per un periodo limitato, ovvero quello in cui si assume l’anticoncezionale.

Vanno, inoltre, valutati i rischi ai quali si potrebbe andare incontro qualora il medicinale non fosse valutato sotto ogni punto di vista: sviluppare problemi di infertilità a lungo termine, oppure contrarre malattie congenite che potrebbero essere trasferite ai figli concepiti dopo il trattamento e, non da meno, andare incontro a un calo della libido maschile.