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Ecco i paletti posti dal Colle alla Meloni: indiscrezioni e scenari

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella

Il 17 ottobre i partiti saliranno allo Studio della Vetrata per le consultazioni: ecco i paletti posti dal Colle alla Meloni, indiscrezioni e scenari

Dopo l’elezione e la vittoria con una maggioranza larghissima che la dà ampio spazio di manovra a Giorgia Meloni resta solo “l’ostacolo”, si spera del del tutto formale, dei paletti posti dal Colle alla sua nomina come prima presidente del Consiglio donna. Le  indiscrezioni e gli scenari sulle “condizioni di governabilità” da parte del centrodestra passano certamente per lo straordinario risultato elettorale ottenuto da Fratelli d’Italia come primo partito, ma anche per una serie di condizioni precise a ché l’azione politica del futuro governo sia incentrata su alcuni cardini da cui non si potrà prescindere.

I paletti posti dal Colle alla Meloni

Quali sono? Al Quirinale spetta il compito, così come recita l’articolo 92 della Costituzione, “di nominare il presidente del Consiglio designato dai partiti e, su proposta di questo, i ministri“. E il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella eserciterà questa prerogativa ma con precisi “paletti”.  Il retroscena pubblicato è de Il Giornale e non parla né di  ostacoli né di favori, solo di condizioni irrinunciabili di partenza.  

Su cosa non transigerà Mattarella

Le delegazioni dei partiti saranno ricevute nello Studio alla Vetrata il 17 ottobre e ci saranno sul tavolo grandi temi di “spendibilità” del governo, eccoli: “Collocazione occidentale dell’Italia, appoggio all’Ucraina contro la Russia, ancoraggio europeo, Pnrr e rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione”.