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Danilo Toninelli propone la targa "portabile" ma la legge esiste già

Tav, dimissioni Toninelli

Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture "Cambieremo il mondo degli automobilisti". La replica di Mulè "Si informi prima di parlare".

“Preferisco chiudere dando la notizia di una importantissima misura che porterà a breve un risparmio in termini di tempo e denaro per tutti i cittadini: ossia la portabilità della targa quando si cambia auto. Si tratta di una di quelle innovazioni che avvicinano il mio ministero alla vita di tutti e di cui vado fiero” ha terminato così il suo discorso in Senato Danilo Toninelli, dopo il dibattito sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti. Sarà rivoluzione nel mondo degli automobilisti? La proposta del ministro dei trasporti e delle infrastrutture sarebbe volta a riformare la vita di tutti, nel particolare di chi compra e vende auto. Peccato che il codice della strada (con la riforma di questo decennio) preveda già la “portabilità” della targa.

Il punto sulla proposta

Nella normativa vigente è previsto che le targhe vengano considerate strettamente personali e si evidenzia che “non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo e sono trattenute dal titolare in caso di trasferimento di proprietà, costituzione di usufrutto, stipulazione di locazione con facoltà di acquisto, esportazione all’estero e cessazione o sospensione dalla circolazione”. Di fatto quindi, la volontà di Toninelli sarebbe quella di scongelare questa riforma trasformandola in operativa: per anni in assenza del regolamento attuativo la proposta è rimasta in stallo. Il timore dell’aumento degli adempimenti burocratici rappresentava il primo scoglio da oltrepassare. Immaginate l’enorme quantità di casistiche da mettere a norma, migliaia di cittadini che letteralmente dovrebbero “staccare e riattaccare le targhe” con un guadagno limitato a poche decine di euro (si stabilisce una media di 41 euro a persona): un dossier che appare lungo e impervio.

La replica di Forza Italia

Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce del gruppo al Senato e alla Camera ha espresso le sue perplessità in merito all’annuncio di Toninelli “Certo l’annuncio sta tra il serio e il faceto nel solco della più assoluta fumosità e insensatezza mediatica che caratterizza il riccioluto ministro, per cui bisogna attendere eventualmente il testo della norma per comprendere effettivamente che cosa intenda fare e soprattutto come intenda accordare questa idea con quella del collega di governo Matteo Salvini. Magari, prima di cominciare a lavorarci davvero, invito il Ministro Toninelli a fare un colpo di telefono al vicepremier leghista, così evitiamo la solita farsa del tira e molla in commissione”. In particolare Mulè ha fatto riferimento al fenomeno di esterovestizione, ovvero la truffa attuata da chi utilizza targhe straniere per evadere il fisco. Il deputato FI ha poi concluso “Sarebbe opportuno che Toninelli si informi prima di parlare. Ma sappiamo di chiedere troppo”.