> > Tria rassicura: "No alla patrimoniale e alla manovra correttiva"

Tria rassicura: "No alla patrimoniale e alla manovra correttiva"

Tria contro la patrimoniale

A margine del vertice del Fondo monetario internazionale a Washington, il ministro ha rassicurato: "L'Italia non allarma più nessuno".

Sì alla flat tax, almeno “concettualmente”. Il ministro dell’Economia Giovanni Tria, ospite a 1/2 ora in più su Rai3, non nega il proprio appoggio alla tassa piatta fortemente voluta dalla Lega, sottolineando: “Prima di diventare ministro ne ho anche scritto a favore”. Ma, si apprende dall’Ansa, aggiunge: “Ovviamente si deve mantenere quella progressività che è anche nel dettato costituzionale. Il problema è agire attraverso una riforma progressiva”. Tria ha invece assicurato che “non c’è il rischio” di una patrimoniale: “Personalmente e concettualmente sono molto contrario. In Italia colpirebbe tutto il patrimonio immobiliare, colpirebbe al cuore i risparmi italiani e avrebbe un impatto distruttivo su crescita e consumi. Solo parlarne crea una tale incertezza che fa un danno all’economia. Di tutto abbiamo bisogno in questo momento tranne che di creare allarme”.

“Rallentamento, non recessione”

Il discorso si è poi inevitabilmente spostato su bilancio, debito e crescita. “Per quest’anno stimiamo una crescita dello 0,2%“, ha spiegato il ministro. “Ma consideriamo che questo implica una crescita sostenuta già nel secondo semestre di quest’anno, altrimenti non si può raggiungere questo livello”. Nonostante i timori ripetutamente espressi dall’Europa e dal Fondo monetario internazionale, Tria ha assicurato che “non ci saranno manovre correttive. Con questo Def abbiamo voluto dare un messaggio di stabilità. Il quadro macroeconomico che abbiamo presentato è completamente condiviso con tutte le istituzioni”. Il numero uno di via XX Settembre non nasconde che “siamo nel mezzo di un rallentamento importante dell’economia, in Italia ma soprattutto in Europa. Ci sono segnali che vengono da varie aree del mondo”. Ciò nonostante, “il messaggio che è uscito è di ottimismo. Non siamo in recessione, c’è un rallentamento importante ma si spera che già nella seconda metà dell’anno si rafforzino i segnali di ripresa”.

Tria a Washington

Durante il vertice del Fmi a Washington, “l’immagine dell’Italia che ho visto è un’immagine che non allarma più nessuno“, ha continuato il ministro. “Il clima è cambiato in questi incontri, sono cambiati i temi in discussione, temi che noi abbiamo posto all’attenzione del mondo. Negli incontri bilaterali si è parlato di aggiornamento delle previsioni, ma in gran parte si è discusso di temi globali. Questo è un fatto positivo, una discussione non rituale. Ho ascoltato con interesse e sono stato ascoltato con maggiore interesse”.