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Giorgetti difende i minibot: "Sono una delle soluzioni"

Gorgetti difende i minibot

"Non dico siano la Bibbia, ma sono una proposta. Anche se la strada maestra resta quella della crescita".

Dopo la bocciatura di Mario Draghi, ad aprire all’eventualità dei minibot è Giancarlo Giorgetti. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio li ha descritti come “una delle possibilità, una delle soluzioni per accelerare i pagamenti“, si apprende da Repubblica. “Tutte le soluzioni nuove sono contestate”, ha commentato a proposito dell’ipotesi avanzata da Claudio Borghi, presidente della Commissione bilancio alla Camera. “Non dico siano la Bibbia, ma sono una proposta. Anche se la strada maestra resta quella della crescita”.

Salvini: “Ci stiamo ragionando”

A favore dei minibot si è espresso anche Matteo Salvini. “Non sono moneta“, ha ammesso durante un comizio elettorale a Romano di Lombardia. “Le monete alternative le usiamo al Monopoli. Però qua c’è l’emergenza di pagare i debiti della Pubblica amministrazione nei confronti di famiglie e imprenditori. Sono decine di miliardi euro che già sono debito dello Stato, quindi in che forma restituirli è tutto da valutare e ci stiamo ragionando. Spero che le agenzie di rating ci permettano di dare da mangiare agli italiani”.

Il riferimento al celebre gioco in scatola è in risposta a una provocazione di Alessio Rossi, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria. In occasione del 49esimo convegno a Rapallo, Rossi ha dichiarato: “Pensare che il problema del debito pubblico sia risolvibile con i minibot è come provarci con i soldi del Monopoli“.

Boccia sostiene Draghi

A schierarsi dalla parte della Bce è anche Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria. “Sui minibot siamo in linea con Draghi, perché significano debito pubblico“, ha spiegato. “Il problema è che noi non possiamo più realizzare debito pubblico, salvo che lo facciamo per investimenti nella logica degli eurobond, da concordare con gli altri Paesi”.