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Bollo auto, arriva la pace fiscale per chi non ha pagato la tassa

bollo auto

I debitori lombardi che non hanno ancora pagato il bollo auto non dovranno pagare alcuna mora, risparmiando così il 30% della somma dovuta.

Grazie ad una norma contenuta nel ‘decreto crescita‘, sarà possibile per i ritardatari lombardi pagare il bollo dell’auto senza nessuna ammenda o aumento del prezzo. Questo è quanto stabilito dalla Regione Lombardia: una vera e propria pace fiscale che permetterà agli ‘sbadati debitori’ di risparmiare circa il 30% su quanto avrebbero dovuto versare.

“Questa ‘pace fiscale’ dà quindi la possibilità di mettersi in regola evitando l’ esborso comportato dalle sanzioni previste in questa fattispecie – ha spiegato l’ assessore al Bilancio Davide Caparini -. Per questo abbiamo deciso di offrire l’opportunità ai ‘morosi’ di regolarizzare la loro posizione. Ci auguriamo che tale iniziativa venga accolta dai cittadini lombardi”. Secondo i dati ufficiali pubblicati dal Pirellone, si parla di circa 90 milioni di euro mancanti, la cui somme deriva dalle oltre 400mila tasse tra bolli e concessioni non riscosse.

I passaggi per il pagamento

I debitori che devono regolarizzare la propria posizione dovranno seguire diversi step per pagare: tutti gli interessati riceveranno una lettera di sollecito in cui viene sottolineata la pace fiscale entro il 31 luglio, dopodiché quest’ultimi avranno a disposizione fino al 15 settembre 2019 per aderire. La cifra da pagare verrà fatta sapere entro il 31 ottobre e dovrà essere risolta in un’unica soluzione entro il 30 novembre. Per coloro i quali hanno, invece, fatto ricorso al pagamento, a meno che non venga ritirato, la pace fiscale non sarà disponibile.

Caparini ha anche sottolineato che il pagamento del bollo auto può essere compiuto attraverso la domiciliazione bancaria: “È possibile versare l’ importo del bollo auto con questa modalità: in questo modo si risparmia il 10% dell’importo (pari ad oltre un mese gratis) e soprattutto non si rischia di incorrere in sanzioni perché ci si è dimenticati di pagare”.