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Germania, rischio recessione: Bundesbank lancia l'allarme

Germania rischio recessione

La contrazione del Pil, registrata nei primi due semestri, mette Berlino a rischio di entrare in fase di recessione.

È allarme in Germania per il rischio recessione che continua a incombere sul Paese, dopo la contrazione registrata nel secondo semestre dell’anno corrente. A mettere in guardia dal pericolo di un nuovo trimestre negativo è la Bundesbank, ovvero la Banca centrale tedesca. Il rapporto mensile della Banca parla di una “forte contrazione” che riguarda in modo particolare la produzione industriale.

Germania, rischio recessione

“L’economia potrebbe contrarsi di nuovo”, continua il rapporto della Bundesbank. Nel secondo trimestre, il Pil del Paese ha registrato un calo dello 0,1% che, se ripetuto, metterebbe la Germania a rischio recessione. “Anche nell’attuale trimestre l’attività economica potrebbe ridursi leggermente e la fine del rallentamento non è ancora in vista”, spiega la Banca centrale. Alla base di una simile debolezza ci sono “le scarse esportazioni e un continuo declino della produzione industriale” nonostante la tenuta della “spesa dei consumatori e dell’edilizia”, che hanno contribuito positivamente all’economia di Berlino. Tra le concause ci sono anche importanti fattori esteri, come la Brexit e il conflitto commerciale tra Usa e Cina. Anche il passaggio ai motori elettrici, nel mondo dell’industria automobilistica, potrebbe aver pesato sulla situazione economica del Paese.

“Resta da vedere se le esportazioni e l’industria manifatturiera si riprenderanno in tempo prima di trascinare gli indicatori interni, come l’occupazione e la spesa dei consumatori, verso il basso con loro”, spiegano gli osservatori.

Nei giorni precedenti alla pubblicazione del rapporto, Angela Merkel, commentando i dati negativi sul primo trimestre, ha lasciato aperta la porta a interventi sull’economia, ma sottolineando come la Germania non abbia, al momento, bisogno di nuovi stimoli.