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Coronavirus, dopo la quarantena italiani ricchi

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Post quarantena gli italiani sono ricchi. A dirlo è l'ABI: un incremento di 30 miliardi sui depositi dei privati mentre il debito pubblico cresce.

Sembra un paradosso ma stando ai numeri dei conti correnti non ci sono dubbi: il coronavirus dopo la quarantena ha prodotto ricchezza. Secondo i valori dell’ABI nei depositi degli italiani sono finiti 30 miliardi in più (in soli due mesi). Mentre si continua a risparmiare tra i privati il debito pubblico continua a crescere.

Coronavirus, italiani ricchi post quarantena

Secondo l’ABI, l‘Associazione Bancaria Italiana, il coronavirus, dopo due mesi di lockdown ha prodotto ricchezza. Si contano 1.630 miliardi di euro nei depositi degli italiani, con un +30 miliardi negli ultimi due mesi. Un aumento dovuto anche al fatto che persone con un reddito fisso, ad esempio, hanno continuato a riscuotere pensione e stipendio spendendo di meno.

Il confronto con il 2019

Facendo un confronto con i numeri del 2019, nei depositi degli italiani sono finiti 1.518 miliardi di euro, con un +100 miliardi. Certo, rispetto ai numeri bisogna tenere in considerazione molti fattori, uno su tutti che gli italiani hanno scelto di conservare i propri risparmi per l’emergenza sanitaria. La tendenza è la stessa in tutta l’Europa, come evidenziano i dati del Financial Times. I risparmi crescono ovunque, fatta eccezione per la Germania.

Per l’Italia il risultato è una media di un conto corrente mai così alto: 18.753 euro. La capacità di risparmiare dei privati, si scontra con il grande debito pubblico del paese, ormai vicino ai 2.500 miliardi.

I numeri crescono mentre dalla politica arriva lo spettro di una patrimoniale. Ma non si tratta solo di risparmi: si conta un patrimonio immobiliare di 5.000 miliardi, investimenti tra fondi e borse pari a circa 4.000 euro. I debiti privati, invece, non superano i 1.000 euro. Sono risorse che forse possono aiutare a superare una crisi economica, la peggiore dal dopoguerra.