> > Tetto al contante: dal 1 luglio 2020 scende da 3.000 a 2.000 euro

Tetto al contante: dal 1 luglio 2020 scende da 3.000 a 2.000 euro

tetto contante luglio

A partire da luglio 2020 il tetto all'uso del contante scenderà a 2.000 euro, per poi raggiungere quota 1.000 a partire da gennaio 2022.

Come previsto dalla Legge di Bilancio approvata nel 2019, dall’1 luglio 2020 il tetto all’uso del contante scenderà dagli attuali 3.000 euro a 2.000. La finanziaria prevede inoltre che dall’inizio del 2022 il limite subirà un ulteriore decremento e arriverà a 1.000 euro.

Tetto al contante da luglio 2020

Ciò vuol dire che fino a 1.999 euro è possibile dare soldi in contanti ad un’altra persona/azienda mentre dai 2.000 euro in su è necessario l’utilizzo di strumenti tracciabili (bonifico bancario, carta di credito, ecc.) per poter trasferire risorse da un soggetto ad un altro. La misura è stata presa nell’ottica di ridurre l’evasione fiscale.

Qualora le suddette soglie venissero superate, si andrà incontro a delle sanzioni che possono arrivare fino a 50.000 euro per operazione. Molti rappresentanti del mondo politico, specialmente del centrodestra, stanno però facendo notare che una stretta sull’utilizzo del denaro contante durante un’emergenza come questa potrebbe ridurre gli acquisti di beni e servizi e quindi rappresentare un freno per l’economia.

A tal proposito Forza Italia ha presentato un emendamento al Decreto Rilancio chiedendo di abrogare l’intera riduzione prevista dalla manovra del 2019. Ma da parte del governo non sembra esserci intenzione di intervenire tanto che il viceministro all’Economia Misiani ha già affermato di essere contrario. Della stessa idea anche il leader della task force nominata da Conte per la gestione dell’epidemia secondo cui “del contante non c’è bisogno e nemmeno dei pos perché ogni cellulare può fare queste operazioni“.