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Dpcm, prevista una nuova sospensione delle cartelle esattoriali

cartelle esattoriali

Con l'approvazione del nuovo Dpcm verrà disposta anche un'ulteriore sospensione dell'invio di nuove cartelle esattoriali fino alla fine del 2020.

Buone notizie per i cittadini italiani, che con l’approvazione del nuovo Dpcm potranno beneficiare di un’ulteriore sospensione dell’invio delle cartelle esattoriali fino alla fine del 2020. Il provvedimento varato dal governo prevede inoltre anche la sospensione dei pagamenti delle cartelle che sono già state ricevute nonché dei pignoramenti in corso, sempre fino al 31 dicembre del 2020.

Dpcm, nuova sospensione cartelle esattoriali

La misura della proroga sulla sospensione delle cartelle (che sarebbe dovuta scadere lo scorso 15 ottobre, con ripartenza delle riscossione il 19) è stata voluta dal governo a seguito dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus, che ha comportato il varo di nuove restrizioni da parte dell’esecutivo per far fronte alle difficoltà economiche in cui versano migliaia di famiglie italiane. 

Il provvedimento interviene anche sulle condizioni per la rateizzazione, innalzando da cinque a dieci il numero di rate mancanti dopo le quali viene negata la possibilità di effettuare la dilazione del pagamnto. È stato inoltre previsto un anno di tempo di più per la notifica delle cartelle sospese e per la comunicazione dell’inesigibilità ai creditori da parte dell’agente riscossore.

Il commento del premier Conte

Sulla manovra è intervenuto anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale ha spiegato che: “Il Dpcm incide su alcune attività e dobbiamo predisporci ad elargire ristori, e ci sono diversi miliardi per questo. […] Quello che non possiamo permetterci sono le elargizioni a pioggia. Per questo motivo sarà fatta una analisi dettagliata per capire chi ha bisogno di aiuti e sostegno”. Al fine di sostenere ulteriormente l’economia del Paese, il governo ha inoltre previsto una riprogrammazione dei fondi che ancora non sono stati spesi ad oggi”.