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Elena Del Pozzo uccisa a Catania, l’avvocato della madre minacciato sui social

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L’avvocato della madre della piccola Elena Del Pozzo, uccisa dalla donna a coltellate, è stato minacciato e insultato sui social network.

L’avvocato della madre della piccola Elena Del Pozzo, uccisa dalla donna a coltellate, è stato minacciato e insultato sui social network.

Elena Del Pozzo uccisa a Catania, l’avvocato della madre minacciato sui social

Gabriele Celesti ha ricevuto minacce e offese sui social media. Il legale è divenuto noto nelle ultime ore in quanto avvocato di Martina Patti, la donna di 23 anni che ha ucciso a coltellate la figlia Elena Del Pozzo di soli 4 anni a Catania.

A quanto si apprende, alcuni utenti hanno rivolto offese a Celesti e gli hanno augurato di patire le medesime sofferenze inferte dalla sua assistita alla bimba.

Le “inaccettabili minacce e aggressioni verbali” rivolte al legale sono state denunciate dal Consiglio dell’ordine degli avvocati (Coa) di Catania che ha ricordato che “il ruolo del penalista non è quello di difendere il reato, ma quello di tutelare, sempre, un principio sancito dalla nostra Costituzione”.

Il Coa di Catania, inoltre, ha anche precisato quanto segue: “L’avvocato, infatti, costituisce un baluardo fondamentale delle libertà e dei diritti dei cittadini, perché tutti, ma proprio tutti, piaccia o non piaccia ad alcuni, hanno il diritto di essere difesi e di ricevere un giusto processo. E per difesa, ovviamente, non deve intendersi la difesa dell’azione criminale, ma quella tecnica”.

L’intervento della Coa di Catania

In merito all’accaduto, inoltre, il Coa di Catania ha sottolineato: “Ogni avvocato sente il peso delle responsabilità che derivano dall’assunzione di un incarico difensivo, ma ha la consapevolezza di svolgere una funzione essenziale ed irrinunciabile per qualsiasi stato di diritto – e ha aggiunto –. Purtroppo, nell’opinione pubblica si assiste sempre più frequentemente all’errata equiparazione dell’avvocato con il proprio assistito, e ciò è, evidentemente, frutto della errata percezione del ruolo e della funzione del Difensore, che opera a tutela e garanzia del proprio assistito e dell’intero sistema giustizia. Per questa ragione – ha concluso il Coa – l’Ordine degli avvocati di Catania è a fianco del collega oggetto di inaccettabili minacce e aggressioni verbali“.