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Elezioni comunali 2021, come si vota e come funziona il voto disgiunto?

Notizie elezioni comunali 2021

Le elezioni comunali del 2021 si terrenno il 3 e 4 ottobre, con l'eventuale ballottaggio due settimane dopo. Ecco come si vota e cos'è il voto disgiunto

Si stanno avvicinando le elezioni amministrative dell’autunno 2021, che indicheranno i primi cittadini di molti capoluoghi italiani. Ecco quando, dove e come si vota, in particolare in cosa consiste il voto disgiunto.

Elezioni comunali 2021: quando si vota

Le elezioni amministrative del 2021 si terranno domenica 3 e lunedì 4 ottobre. Molte saranno le città chiamate a eleggere il loro primo cittadino.

Molte di queste città potrebbero facilmente andare al ballottaggio. Proprio per questo motivo sono state indicate le date di domenica 17 e lunedì 18 ottobre per gli eventuali ballottaggi. Di seguito le città che andranno al voto.

Elezioni comunali 2021: dove si vota

I comuni italiani che andranno al voto saranno 1157, e tra questi figurano anche diverse grandi città e capoluoghi di regione. Tra questi grandi comuni troviamo Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste e Roma.

Per le città con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti sarà possibile, nel caso non si avesse un risultato definitivo dopo la prima tornata elettorale, procedere al ballottaggio, che si terrà due settimane dopo le prime votazioni.

Elezioni comunali 2021: come si vota

In tutti i comuni al voto si voterà per il candidato al sindaco prescelto e per la lista che sostiene il candidato.

Per le città che però superano i 15 mila abitanti, oltre ad avere la possibilità di andare al ballottaggio, esisterà per gli elettori anche l’opzione del voto disgiunto, un modo per esprimere al meglio il diritto al voto dei cittadini.

Elezioni comunali 2021: cos’è il voto disgiunto

Come già detto, gli abitanti delle cittadine e delle città con più di 15 mila abitanti potranno sfruttare l’opportunità del voto disgiunto.

Questo consiste nella possibilità di votare per il candidato a sindaco che si preferisce, e allo stesso tempo di scegliere una lista diversa da quella che sostiene il candidato al sindaco scelto.

Questo meccanismo, che da un lato permette di usufruire al meglio del diritto di voto, allo stesso tempo potrebbe portare a dei probelmi nel momento della formazione dei consigli comunali: si potrebbe avere un sindaco di una lista, con un consiglio comunale che però appartiene ad una lista diversa.

I comuni in cui i cittadini possono votare con il voto disgiunto, quelli con più di 15 mila abitanti, saranno però solo 115 rispetto ai quasi 1160 che andranno al voto.