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Elezioni europee, voto studenti fuori sede: la proposta

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Il provvedimento è all’esame delle Commissioni del Senato e, entro fine marzo, dovrebbe ricevere l’ok prima da Palazzo Madama e poi dalla Camera

In Italia, contrariamente alla maggior parte dei Paesi europei, il voto per chi è domiciliato in un luogo diverso dalla residenza è ancora un processo complicato.

Elezioni europee, voto studenti fuori sede: la proposta

Tuttavia, le elezioni europee del 2024 potrebbero segnare un cambiamento, poiché Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento al decreto Elezioni, ottenendo il favore del governo. L’emendamento è attualmente in esame nelle Commissioni del Senato e potrebbe essere approvato entro marzo, se ciò avvenisse, le elezioni europee del 8 e 9 giugno rappresenterebbero un banco di prova sperimentale per consentire agli studenti fuori sede di votare. L’emendamento si applicherebbe esclusivamente agli studenti che risiedono al di fuori della loro residenza da almeno tre mesi, una categoria che comprende circa 400.000 persone, ovvero l’8,2% degli italiani fuori sede.

Elezioni europee, voto studenti fuori sede: la proposta

La procedura per il voto sarebbe complessa, richiedendo una richiesta al comune di residenza almeno 35 giorni prima delle elezioni. Se approvata, l’amministrazione avrebbe 15 giorni per approvare la richiesta e trasmetterla al comune di domicilio, che fornirebbe un’autorizzazione al richiedente entro 5 giorni prima del voto. La proposta si rivolge principalmente agli studenti, escludendo lavoratori e pazienti domiciliati altrove. Nel caso di studenti nella stessa circoscrizione elettorale in cui sono residenti, verrebbero allestite sezioni speciali nei capoluoghi delle Regioni in cui studiano.